"Tenebre e ossa" la serie tv fantasy su Netflix


“Da bambina avevo paura del buio, da grande ho imparato che il buio è un luogo e che è pieno di mostri”


Ci troviamo in un mondo fantastico, una specie di universo parallelo, che potrebbe identificarsi anche come una Russia distopica, devastato dalla guerra in cui un'oscura macchia nera, una specie di nebbia, separa il mondo esattamente in due parti. Questa misteriosa minaccia oscura sembra non possa essere scavalcata, perché tutti quelli che ci passano attraverso non fanno più ritorno. Da qui parte “Shadow and Bone”, in italiano “Tenebre e Ossa”, nuova serie fantasy di successo della Netflix ideata da Eric Heisserer, che ha in realtà semplicemente portato sugli schermi la saga fantasy della scrittrice Leigh Bardugo.


Protagonista dello show in questione è una ragazza, Alina Starkov (Jessie Mei Li), con origini decisamente umili, orfana, ma che ben presto dimostra di avere un potere straordinario, tanto che verrà scelta per la prossima missione all'interno della macchia nera insieme ad un gruppo di soldati con poteri magici chiamati Grisha. Spalla destra della protagonista è l'altrettanto giovanissimo Mal (Archie Renaux), migliore amico di Alina, anche lui rimasto orfano. Ovviamente non bastava la minaccia oscura come parte negativa dello show e quindi dal lato del “male” troveremo i cosiddetti “Corvi”, un gruppo di persone che lavora con scopi poco limpidi: Kaz (Freddy Carter), leader del team dei “cattivi”; Inej (Amita Suman), membro dei Corvi, una spia dalle doti eccelse; ed infine Jesper (Kit Young), braccio destro di  Kaz. Il cast è praticamente formato da sconosciuti, attori alle prime armi e si vede palesemente. 


Note di demerito, a parte il settore attoriale, sono la trama e la sceneggiatura, totalmente confusionarie e prive di appeal. L'esposizione caotica della narrazione pone parecchi limiti alla fluidità del racconto, che sicuramente ha dalla sua effetti visivi eccellenti ma che peccano in originalità, ricordando qui e là saghe cinematografiche come Hunger Games, ma senza avere lo stesso piglio narrativo. Di certo se si ha la pazienza di andare oltre i primi episodi, la serie, in maniera molto molto lenta, comincia a crescere verso metà stagione, ma alcuni tutta questa pazienza non ce l'hanno. Belle le ambientazioni e i costumi, a tratti banali i dialoghi, che abbiamo trovato spesso forzati, forse anche a causa di una recitazione che fa un po' acqua dappertutto. Il contrasto tra l'altro con una parte di contorno di livello assolutamente alto che cozza con parti di qualità invece decisamente mediocre non fa che accrescere le perplessità su uno show che sta riscontrando molto successo di pubblico nel canale on demand, forse perché alle persone manca talmente tanto “Game of Thrones” che si accontenta di qualsiasi cosa pur di tornare ad assaporare un po' di mondo fantasy.



Personaggi e doppiatori:


Alina Starkov (Margherita De Risi)

Mal Oretsev (Federico Campaiola)

Kaz Brekker (Alessandro Campaiola)

Inej Ghafa (Giulia Franceschetti)

Jesper Fahey (Federico Viola)

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