Mare of Easttown (HBO), la recensione


 

Mare of Easttown (HBO)


“- Oggi è passato esattamente un anno da quando mia figlia è scomparsa. Ogni istante senza di lei è una tortura orrenda e la polizia non sta facendo nulla. A loro non importa!”


“Mare of Easttown”, arrivata lo scorso 9 giugno anche in Italia su Sky Atlantic col titolo “Omicidio a Easttown”, è una serie televisiva che va vista anche soltanto per l'interpretazione della sua protagonista che ha il volto della bravissima Kate Winslet. Partita sulla HBO lo scorso 18 aprile e creata da Brad Ingelsby, lo show ci racconta di un omicidio avvenuto in una cittadina della Pennsylvania, un paesino in cui già, solo all'apparenza, non sembra molto semplice vivere, e nemmeno tanto allegro passarci del tempo, bastano le prime immagini per farcelo intuire. 

Qui la Winslet interpreta Mare Sheehan, detective che indaga sull'omicidio di una ragazza madre, nel frattempo la donna cerca anche di evitare di perdere il controllo della sua stessa vita, con un divorzio da affrontare, la perdita di un figlio morto suicida e la battaglia che Mare sta affrontando per la custodia del nipote. In tutto ciò si aggiunge il fatto che nell'ultimo anno la nostra protagonista è stata alle prese con il caso di una ragazza scomparsa e non è riuscito a risolverlo, tanto da aver perso credibilità anche agli occhi dei suoi stessi concittadini che la reputavano una specie di eroe. 

Nel cast, splendido in ogni sua parte, ritroviamo anche: Julianne Nicholson nei panni di Lori, migliore amica di Mare; Jean Smart e David Denman che interpretano rispettivamente Helen e Frank, madre ed ex marito della protagonista; Guy Pearce nel ruolo di Richard Ryan, autore ed insegnante di scrittura creativa che entra in relazione con Mare; Cailee Spaeny nel ruolo di Erin, la vittima; Neal Huff che interpreta Dan Hastings, cugino di Mare e prete cattolico della chiesa della città; ed infine troviamo anche Evan Peters, che qui interpreta il Detective Collin Zabel, chiamato per supportare la collega Sheehan, che sembra non essere molto lucida nell'affrontare la situazione. La Winslet qui mette in scena tutta la sua bravura già ampiamente dimostrata in molte pellicole cinematografiche, e la serie, che ruota interamente intorno a lei, risente pienamente dell'interpretazione magistrale di una protagonista che riesce ad essere quasi ipnotizzante. 

Ma stavolta non deve fare da sola tutto il lavoro, come spesso accade in questi casi, perché “Mare of Easttown” è una serie ossessiva, violenta, audace, caparbia, una serie che non si molla facilmente, i 7 episodi sembrano fin troppo pochi per assistere ad uno spettacolo che ti lascia col fiato sospeso dall'inizio alla fine, uno show pieno di suspense, la cui unica pecca sta proprio nel colpo di scena finale, di cui ovviamente non anticipiamo niente, ma che risulta troppo confusionario e manca di quella empatia ed emozione che invece è presente pienamente nell'arco dei primi 6 episodi. Viene messo in risalto tutto in “Mare of Easttown”, dalla musica, alla fotografia, dalla location ai dialoghi, dove perfino una sbuffata da una sigaretta elettronica aggiunge qualcosa al contesto. Da vedere.


Personaggi e doppiatori:

Mare Sheehan (Chiara Colizzi)

Lori Ross (Laura Romano)

Helen Fahey (Aurora Cancian)

Frank Sheehan (Alessandro Quarta)

Colin Zabel (Davide Perino)

Richard Ryan (Francesco Prando)

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