"Isolante", "un mondo di strade e favole" per Massimiliano Cremona (Delta Records & Promotion) che al suo terzo album si ritrova a scrivere in pandemia, in un isolamento strano e distopico; l'autore con questo lavoro apre una finestra sul mondo e mette dentro una serie di sentimenti e di pensieri intimi, dolce-amari. Ad accompagnarlo in questa avventura, il polistrumentista Marco “Kiriˮ Chierichetti.
"Incastellato" apre il disco con le sue chitarre american style, il flauto traverso che dona profondità per sentirsi "isolato e incompreso" tra "paura e malfidenza" e una bella parte strumentale sinuosa. "Nero nero nero", uno dei due singoli del disco, fa il suo ingresso con un sax riflessivo e Massimiliano che canta: "C'è un luogo nero nero nero qualche volta io lo vedo ed è pesante..." e si accinge da "equilibrista/qualunquista" a percorrere il filo dello smarrimento... "Le anime perse", altro singolo, con la ritmica nevrotica delle "anime perse" che "non si fermano mai" e il sax a donare un'aurea tipicamente anni '80. "Lentamente" è una ballad di arpeggi che portano ricordi vaghi, ciechi, "e poi volare sulle tue alture dove il sole splende" e vedere lei come un miraggio sfocato dalla lontananza.
L'atteggiamento da folk singer in "Senza alcun peso" che va dritto a passo felpato verso "Colibrì" per sentirsi più leggeri, scaricare i pensieri, vedere oltre; chitarre acustiche folk da 'ballata' di cantautore di razza: "Questa è una canzone un pò alla De Gregori, pochi accordi e zero ghirigori".
In "Notturno" il sax è una carezza su tutta la malinconia "Ci sono giorni tristi in cui mercanti e artisti decidono che il domani non c'è più" chiaro riferimento alle chiusure nel mondo delle attività commerciali e artistiche in pandemia. "Livido" è un pezzo alla Gazzè, ritmicamente allegro con i synth puntuali. "Come l'aria" è un'altra ballad profonda e struggente, in cui il pianoforte e le chitarre si scambiano sguardi: "Vuoi da me uno spazio in più, ma io sarò il tuo cielo blu", a volte manca l'aria in cattività. Armonici nell'intro dell'ultimo brano "Lineare": "Se riesci a rialzarti da solo, se riparti e sollevi il tuo volo", con la voglia di andare via, quel moto di speranza per "riprendere il viaggio".
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