The Lost Symbol (Peacock/Sky)


 The Lost Symbol (Peacock/Sky)


“L’intelletto nudo e crudo ci porta lontano”


“The Lost Symbol” – in italiano “Il Simbolo Perduto” – è forse il libro più complesso della saga con protagonista Robert Langdon, scritta da Dan Brown, proprio per questo già da anni si rimandava un ipotetico film a causa della complessità della trama del romanzo ed ecco che nacque l’idea, già nel 2013 di crearne una serie Tv. Ad accaparrarsi i diritti è la Peacock che il 16 settembre scorso ha lanciato questo prequel televisivo, che ovviamente non ha come protagonista Tom Hanks, così come nei precedenti film, ma un attore più giovane che rappresenterebbe un Langdon alle prime armi, Ashley Zukerman, che si è calato bene nei panni non facili del professore di simbologia di Harvard che ricorda tanto Sydney Fox di “Relic Hunter”. 

La serie a differenza dei film, infatti, è più avventurosa, e ricorda proprio a tratti la serie degli anni ’90 che ha fatto immergere milioni di telespettatori nelle avventure di Fox e Nigel. Però non siamo più negli anni ’90 e la qualità prettamente cinematografica dei tre film che hanno preceduto la serie è lontanissima da quella usata per “The Lost Symbol” ed è anche lontanissima da quello che è probabilmente il romanzo migliore di Brown. Sarà per la scelta dei dieci episodi, decisamente troppi, tanto che la serie sembra diluita e perde di efficacia narrativa, o sarà per la qualità interpretativa di alcuni elementi del cast, decisamente al di sotto di quella dei film visti al cinema, sarà anche perché alcune cose sono state volutamente modificate rispetto alla narrazione del libro, ma a conti fatti la serie tv non è all’altezza delle aspettative. Anche la regia e gli effetti visivi sembrano tipicamente di un ventennio fa, nonostante la serie sia stranamente ambientata ai giorni nostri. Forse sarebbe stato più sensato ambientarla qualche anno addietro? 

Nel cast troviamo anche: Eddie Izzard nei panni di Peter Solomon, mentore di Langdon e suo caro amico che viene rapito, ed è dalla sua sparizione che parte tutto; Valorie Curry, che interpreta la figlia di Solomon, Katherine, che è anche una vecchia fiamma del nostro protagonista; Rick Gonzalez, che solitamente vediamo in panni comici e che invece qui veste i panni di Alfonso Nunez, agente di polizia che aiuta i nostri “eroi”; Sumalee Montano, nel ruolo di Inoue Sato, capo dell’ufficio di sicurezza della CIA; ed infine il cattivone di turno, Mal’akh, interpretato da Beau Knapp, uomo completamente tatuato, essere misterioso e con un segreto imponente. 

Tra massoneria, puzzle da risolvere, oggetti misteriosi e sparatorie, la serie dovrebbe essere costantemente al cardiopalma ed invece stranamente ci sono parecchi momenti di down, forse proprio a causa dei troppi episodi che hanno allungato troppo il brodo. A conti fatti quindi c’è parecchia delusione, ci si aspettava molto di più da “The Lost Symbol”, soprattutto chi ha letto i romanzi di Dan Brown sa che questo era “il” romanzo, quello con la R maiuscola, quello più importante della storia di Robert Langdon, quindi è ovvio che rimarrà ancora più deluso di quelli che semplicemente si sono avvicinati alla serie senza averne prima letto i libri. Buone le prove di Zukerman e Izzard, decisamente migliori rispetto ai colleghi di cast. La serie è arrivata in Italia grazie a Sky lo scorso 8 novembre con 2 episodi a settimana.


Personaggi e doppiatori

Robert Langdon (Federico Zanandrea)

Peter Solomon (Massimo Lodolo)

Katherine Solomon (Katia Sorrentino)

Mal’akh (Maurizio Merluzzo)

Alfonso Nunez (Massimo Triggiani)

Inoue Sato (Beatrice Caggiula)

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