Verano, la recensione di Supra (Prima parte)


Anna Viganò in arte Verano, torna con Supra (Prima parte) un ep di tre brani che fa parte di una trilogia che uscirà quest’anno per 42 Records. Armatura, il brano che apre l’ep è di certo il brano più immediato, col suo mood agrodolce e il suo incedere suggestivo che esprime tutta la voglia di lasciarsi andare all’amore: “trattenere il respiro imparare a contare aspettare le onde fare i salti nel vuoto  stare senza parlare con la testa nell’acqua due pirati una nave il mare lo porti tu” - Bianca, la seconda traccia,  è un funkettino che procede scorrevole e ammiccante, con un buon arrangiamento e soluzioni elettroniche atte a impreziosire il corpus: “e anche stanotte il finale del film non si è visto mi aggancio al tuo corpo partiamo per la colazione” - Chiude Supra, Film, “L’ho già visto io sto film c’è sto tipo che si arrampica poi cade indietro resta immobile” sinuosa nel suo dipanarsi e ciclica nella sua struttura comunque ricca di sfumature. 

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