Teo gfo, la recensione di "La città del sole"



Teo gfo promuove l'album La città del sole” uscito solo dopo aver pubblicato ben 6 singoli, l'ultimo "Baby". Teo gfo dimostra di essere un cantautore indie in piena regola, nella sua accezione più attuale, con quella voce profonda e stanca, con un timbro molto particolare. Una vocalità che si sposa con una dimensione acustica più leggiadra, scanzonata, come in "Il Colore Mancante" o "Baby", nonostante l'intro molto "Let it be" vestita dalla cadenza hip hop, con la musicalità rallentata, una ritmica che cerca di farsi aspettare, di attendere il nostro. 

L'intro popolare di "Fiori" spinge fino ad un beat accelerato, "per vedere meno gente triste", con "più fiori e meno gioielli" e d'altronde chi è che non spera un mondo più gentile; stessa atmosfera in "Matrioska", in cui Te gfo manifesta il suo amore per la musica, quell'energia che è la vera droga che alimenta chi ha una passione.

Fresca e pop "La gente corre" e una ritmica senza troppe pretese, in cui Teo si interroga in maniera decadente sulla nostra quotidianità sempre più frenetica, esattamente il contrario del suo album che invece è un osservare e guardarsi intorno.

Riflessiva come una ballad "Lacrime": "Da quando non ci sei più mi sento un pò giù, ma sono felice per te che il cielo ti diventi blu..." e quando si parla di lontananze e mancanze non si può che lasciarsi andare in un mood malinconico e folkeggiante.

In stile combact "Dal Sottosuolo", con un'interessante melodia;  "Pensami (Pija da bere) è la più hip hop nel testo: "Non ti preoccupare più per me, perchè sto con gente che mi fa stare bene e mi vuole bene", un chiaro messaggio ad una lei che non è più nella vita dell'autore. "Apapachame" ha le sonorità di una ballata in piena regola, popular e rallentata ancora una volta.

"Ognuno per le sue"... strade, tante strade... con una bella chitarra elettrica che riffeggia indolente. La title track "La città del sole" è un pop oltreoceano di chiara matrice, mentre "Ritorno all'Essenza", l'ultimo brano, è spaziale, etereo, in cui Teo gfo può essere libero di esprimersi.


Ad accompagnare Teo gfo in questo viaggio musicale, Marco Taurisano (arrangiamenti), Carmelo Avanzato (master), Olimpio Riccardi (sax), Edoardo Impedovo (tromba); Giuseppe Loller ha realizzato la copertina dell'album. 



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