Laura B, la recensione di "La ragazza di nessuno"


 Buon esordio per Laura B che nei sei brani che compongono “La ragazza di nessuno” si muove sicura, con una voce dalle diverse sfumature e testi semplici ma incisivi e ricchi di suggestioni. Anche musicalmente l’album è decisamente vario e la cantautrice bresciana passa dal soul, al pop, al rock, con disinvoltura. Al centro del lavoro è preponderante il ruolo della donna, e la sua unicità, al di là di quello che rappresenta per la società.

“Risiko”: mood anni 80 con buoni risvolti melodici: “come si fa a credere se io già non credo più”

“Il giorno triste del tuo compleanno”: ballad dai sapori anni 70 che sfocia in un ottimo ritornello: “e ricordati di ricordarti di me nel giorno triste del tuo compleanno, io ci sarò e sui nostri sguardi scorreranno gli anni”

“La ragazza di nessuno”: la titletrack è una delicata ballad a tinte soul “Io non sono la ragazza di nessuna ho il mio nome io lo preferisco” 

“Elisa”: gradevole brano pop con un ritornello decisamente orecchiabile che ben si scontra con la durezza del testo che affronta il tema della violenza sulle donne: “e cadono dal cielo petali di rose il fiore preferito dalle spose”

“Cristina”: parte acustica per poi evolversi in un sound decisamente rock:“Cristina è triste, nessuno capisce” 

“Norma”:  intima ed evocativa ballad “E i tuoi occhi erano sempre lucidi come se potessero volare”

Commenti

Translate