Sonum X, trio heavy/psych, ha pubblicato il nuovo album dal titolo "Metamorpher" (Digitube Studio). Un continuo con l'Ep omonimo e il disco “Purifire" come matrice sonora.
Parte eterea e 'allungata' "Intro.Version" che non fa altro che annunciare la title track ruvida vocalmente e volutamente sguaiata nella ritmica e nelle 6 corde distorte. "X.@.n.@.X" parte aggressiva e tagliente, per poi mettere in mostra una possente batteria - che man mano accelera - con chitarre pesanti che riescono anche a donare melodia al tutto. Ottimi i cambi di ritmo.
"Dust n'bones" è spaziale, sinuosa con i riff blueseggianti ma ingannatori. E difatti non manca molto per mostrare il volto più 'heavy', profondo e, a suo modo, musicalmente virile. "Signals from the Future", lo dice già il titolo, è psichedelica perchè è come se venisse da un mondo lontano. Come l'arrivo di una navicella spaziale sulla Terra, da chissà quale mondo distante anni luce. I campionamenti mantengono questa atmosfera per tutto il brano. Il successivo infatti, legandosi al precedente, non può che essere "Lost in Space", questa voce con l'ingresso della voce che esplora mondi, nuove dinamiche sonore metal. E' il pezzo più anni '80 dell'album assieme a "5th Avenue Lights": la batteria, e che drums, ci vanno giù pesante, lasciano degli "stop and go" rapidi ma carichi di suspence.
"Outro.Solution" chiude "Metamorpher", con le chitarre curiose che suonano riff pop su un letto elettronico, spezzando con gli altri brani.
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