Sanremo 2023 - le pagelle della prima serata



I sorrisi da buon padre di famiglia di Mattarella, la costituzione di Benigni in grandissimo spolvero, che fa ridere e commuovere al tempo stesso, l'intesa "naturale" Amadeus / Morandi, comunque ancora da rodare, le battaglie sociali di Chiara Ferragni, importanti, senza dubbio, anche se il monologo risulta leggermente auto celebrativo, ma c'è la sensazione che sembri quasi inevitabile -  i Pooh, che emozionano sempre, nonostante le stecche di Facchinetti, purtroppo -  gli omaggi di Morandi alle sue canzoni brutte e a Battisti sul finale, le esibizioni di Piero Pelù e SalmoBlanco che sfascia tutto perché non sente la voce, col pubblico che fischia "dai tempi di Morgan e Bugo" ricorda il buon Amadeus e poi le canzoni... che solo per Amadeus possono essere tutte bellissime - ma la mediocrità la fa da padrone - radiofonia a parte, perché è palese che il punto è quello, ovvero il mercato e in questo caso siamo di fronte a una serie di brani che in radio funzioneranno di certo, ma... 
questa è la classifica provvisoria , a seguire le nostre pagelle:

PS: teniamo a precisare che si tratta di un primo ascolto, quindi i voti trovano il tempo che trovano perché è palese che ci vogliano più ascolti per giudicare un brano nella sua interezza 

Marco Mengoni
Elodie
Coma Cose
Ultimo
Leo Gassaman
Mara Sattei
Colla Zio
Cugini di Campagna
Mr Rain
Gianluca Grignani 
Ariete
Gianmaria
Olly
Anna Oxa

LE NOSTRE PAGELLE

Anna Oxa, Sali il brano vede tra gli autori anche Francesco Bianconi e Kaballà oltre alla stessa Oxa ed è etereo nella strofa e potente nel ritornello, sempre sopra le righe, forse troppo, che paradossalmente toglie ossigeno al cantato, con troppe “fioriture”, certamente da risentire, ma a un primo ascolto, la fatica è tanta: 4,5

"Bocche piene di falsità che nutre il mondo

Mani prive di dignità, votate a Dio

Sali, uomo, sali e dimentica

Sali e ritorna alla (tua) nascita"

 Gianmaria, Mostro : pop dance senza troppa originalità ma ben cantato e di sicuro impatto, dove il nostro si scusa essenzialmente con la sorella per non esserci stato alla nascita di suo figlio forse a causa della popolarità raggiunta, autoreferenziale: 5-

"Dimmi se siamo ancora fratelli

Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me

E se correre fuori, mi lascia fermo dentro

Allora spero di stancarmi presto"

Mr Rain, Supereroi ballad a cui il coro dei bimbi aggiunge un senso e arriva inevitabilmente anche se l’effetto “paraculo” è dietro l’angolo, fioccano non a caso i primi applausi convinti del pubblico,  un discreto tentativo di coniugare melodia e rap: 6-

"Non puoi combattere una guerra da solo

Il cuore è un’armatura

Ci salva ma si consuma,

A volte chiedere aiuto ci fa paura"

Marco Mengoni, Due vite brano pop d'autore dove Mengoni con la voce fa quel che vuole passando con nonchalance da un registro all’altro, meno immediato di altre volte ma decisamente interessante: 7

"Siamo un libro sul pavimento

In una casa vuota

Che sembra la nostra

Il caffè col limone

Contro l’hangover"

Ariete, Mare di guai tra gli autori Calcutta e Dardust, sembra un pezzo di… ah : 5+

"Tutto ciò che amo mi fa sempre paura

Uniamo i respiri sento caldo la mattina

Tu buttati con me, mare di guai

Non so nuotare in una vasca

Piena di squali, piena di squali"

Ultimo, Alba uno dei più seri candidati alla vittoria finale, bella la strofa, un pò alla Vasco, con ritornello morbido a preannunciare la tensione  che si respirerà nel finale, alla Fabrizio Moro, lui non canta benissimo ma il brano c’è: 6--

"Quando vivi un giorno bello ridi e pensami

Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi

Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti"

Coma_Cose, L'addio  il testo c’è, loro due bucano, ma il brano è impalpabile nonostante tutto, a livello d'arrangiamento,  l'impressione è che i Coma Cose per come li abbiamo amati noi di Shake forse non esistono più davvero: 6

"Nel camerino il pianto cola il trucco

Restare zitti per non maledirsi

Come un silenzio che racconta tutto

La cicatrice quando togli il piercing"

Elodie, Due  il solito brano dell’ultima Elodie, radiofonico principalmente, ma meno estivo, più raffinato -  revenge song che dir si voglia, un pezzo pop di sicuro appeal ben confezionato: 6+

"Che rumore fa

Il silenzio alla fine

Di tutte le nostre

Telefonate interrotte?"

Leo Gasmann, Terzo cuore strofa ponte ritornello perfetto brano pop, un pò furbetto ma efficace, funziona decisamente, potrebbe essere l’outsider del Festival: 6,5

"Quando ci concederemo un po’ di acqua passata

Come fanno i buoni amici

O le strade di Parigi

Per sentirsi meglio"

Cugini di Campagna, Lettera 22 il brano vede la firma de La Rappresentante di Lista,  pop retrò con venature funk che sta benissimo nelle corde dei nostri: 6,5

"Come due uragani che distruggono

Ma per dispetto

Credo, credo anch’io, che non puoi darmi il mondo

Se non guardi il mondo come lo guardo anch’io"



Gianluca Grignani, Quando ti manca il fiato chitarra e voce il brano, vista la sincerità e l'emozione nell'esecuzione dell'artista avrebbe avuto più spessore, così, la storia di Gianluca si perde in un arrangiamento troppo pomposo e al pubblico arriva poco, purtroppo, da risentire: 5+

"Ciao papà o addio papà

Io ti perdono

Le mie lacrime sono sincere

Ma c’è chi non lo farà

Tu accettala la verità

E in mezzo a chi finge cordoglio

Sarò il tuo orgoglio"



Olly, Polvere beh dopo che Blanco ha già sfasciato tutto sembra quasi un tributo -  a parte tutto, il brano non dispiace, ma il falsetto con l'autotune è insopportabile: 5--

"Vedo Dio mentre pittura

Che sorride perché sa

Che se fa una sbavatura

Poi non la cancellerà"

Colla zio, Non mi va un brano che ha un suo groove piacevole, nonostante non sia niente di nuovo e ha poco di memorabile in se : 5--

"Mi piace la tua bocca e “La spada nella roccia”

Mi chiamano Artù all’università

Sei la fine ad est

Piazza Tienanmen"



Mara Sattei, Duemilaminuti Convince la Sattei che si muove senza retorica in un testo apparentemente leggero ma che porta con se un significato importante, contro la violenza sulle donne non denunciata - il brano tra l'altro può solo crescere, perché musicalmente non stanca: 6,5

"E sotterravi i tuoi problemi dentro fiumi d’alcool

E ogni volta mi dicevi che la colpa era la mia

Non ti importava di distruggere i nostri momenti

Lividi sopra il mio corpo erano solo i segni

Che quel male che ti porti non andrà più via"

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