Emmeffe pubblica il nuovo album "Piano Sessions": otto improvvisazioni al pianoforte sospese, leggiadre, malinconiche, alla scoperta dell’ignoto. L'effetto, più che cinematografico, è intimista, "da camera", e qui c'è solo un uomo con il suo pianoforte, l'unico che in quel preciso istante fotografato in musica, può comprenderlo.
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“A volte sentiamo di voler cambiare tutto. Regole, schemi, detestiamo gli stereotipi, le cose che facciamo come devono essere fatte. Questo lavoro nasce dall’esigenza di infrangere le regole, di lasciarsi trasportare, di avventurarsi in territori ignoti così come facevamo da bambini, recuperando il gusto della scoperta e tornando a sorprenderci” dice Emmeffe.
Marco Fantin abbandona per un attimo la musica elettronica dedicandosi a queste otto brevi composizioni al pianoforte per un totale di 18 minuti di musica relax, totalmente improvvisata.
“Mi piaceva l’idea di utilizzare la musica come metafora di un viaggio di cui conosciamo la partenza ma non la destinazione. Niente regole, niente metronomo, nessuna correzione, niente di niente, solo la libertà di mettere le mani sulla tastiera e lasciare uscire la musica, liberandola dalle sbarre che sempre più la costringono in spazi ristrettissimi”, racconta l'artista.
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