"Love & Death" è una miniserie crime diretta da Lesli Linka Glatter messa in onda sulla HBO, che muove le sue radici da un fatto di cronaca nera realmente accaduto. Nel 1980, in una cittadina del Texas, all'interno di una comunità di fervidi religiosi, una casalinga e cantante del coro della chiesetta di Paese, Candy Montgomery, uccide con un'ascia la sua amica Betty Gore, nonchè moglie di quello che per un periodo fu l'amante di Candy.
Una storia che fece scalpore all'epoca, sia per il brutale assassinio - circa 40 colpi di ascia inferti - ma soprattutto per l'incredibile e inaspettato esito giudiziario.
A rivestire i panni della protagonista Candy è Elizabeth Chase Olsen che ha dimostrato di meritarsi tutte le vittorie e le candidature ai Critics' Choice ricevuti in carriera. Mentre Allan Gore è stato interpretato da un attore del calibro di Jesse Plemons (Irishman, Breaking Bad) che in questo ruolo è quasi disturbante. Questo perchè ci si aspetta di vedere, nelle serie televisive, storie d'amore patinate, tra attori belli in modo assurdo... qui non c'è niente di tutto questo.
La fotografia rispetta il periodo, la fine degli anni '70, i personaggi non appaiono caricaturali ma fedeli alla storia originale, anche rispetto alla precedente miniserie "Candy: Morte in Texas" con Jessica Beal.
Non è la prima volta che la storia, personale e giudiziaria di Candy Montgomery, venga raccontata in letteratura e in tv, cercando di appurare qualche particolare inedito interpretativo.
Ma quello che è indubbio è che la colpa di questa furia accecante - da entrambe le parti così come il verdetto ha stabilito - non è da imputare a un 'semplice' tradimento, ma a una comunità di ferventi religiosi che hanno represso le loro emozioni e i loro sentimenti, apparendo perfetti non solo agli occhi di Dio ma anche agli occhi di quella piccola società americana.
Ed è chiaro che "Love & Death" punta il dito sui valori, malati, che si sono insinuati, per generazioni e generazioni - tramandati da padre in figlio, da madre in figlia - fino ai giorni nostri.
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