Dopo “Helsinki” e “Gerico”, primi due assaggi di quello che sarà il disco d’esordio “Gala”, arriva su tutte le piattaforme, sempre via Artist First “Equatore”, terzo estratto della saga.
Risulta essere uno dei brani più introspettivi dell’intera raccolta.
Trattasi di una ballad, che recupera i suoni di una vecchia scuola ipotetica; una batteria acustica sussurrata che fa da motore ad un magma sonoro fatto di tanti strumenti e fraseggi arrangiati, leggeri e soffici a supporto di una melodia dolce da primavera inoltrata.
La voce di Velluto che parte accennata, per poi ritrovarsi in coppia, a braccetto, all’unisono in un ritornello agrodolce, popolare e colorato.
In fondo è una classica canzone d’amore, in cui abbandonarsi e cercarsi, come se “questa apocalisse che piano piano sale e ci porta all’equatore dove suderò per te, creatura di città”
Pop Véronique è un nuovo collettivo multimediale di canzoni semplici, un posto di condivisione dove tutti portano qualcosa, un ritorno all’indie-pop primordiale.
Velluto: voce e chitarre
Marco: voce e chitarre
Silvia SWC: audio / video
Collettivo Yoga Integrale: produzione
Sciamano Tonelli: batteria acustiche
LYRICS
“Equatore”
Un souvenir, un asterisco, un comico, dei telefilm non stop
La musica che qui risuonerà per te
Un angelo très chic, un Sunset boulevard
Siamo allineati a scrivere e annotare
Poesie dal digitale di pomeriggio
Questa apocalisse che piano piano sale
E ci porta all’equatore, dove suderò per te
Creatura di città, alta
Fugo ogni dubbio in un labirinto Ti raggiungerò ad ogni costo, Fiore, castagno, betulla, un pioppo E poi il galoppo
Siamo allineati a scrivere e annotare
Poesie dal digitale di pomeriggio
Questa apocalisse che piano piano sale
E ci porta all’equatore, dove suderò per te
Creatura di città, alta
La nostra immensità brucia l’ansia
Commenti
Posta un commento