"Singolarità nuda" è il disco in studio di Cosimo Bianciardi & IntimaPsicoTensione, un progetto che vede la produzione artistica di Fabrizio Orrigo, nome altisonante nell'indie. Che sia un lavoro rock d'autore con elettronica ben dosata e in equilibrio con la parte strumentale, è già ben chiaro dal brano "Io (luna di Giove)": "Continuando il movimento... di tutto il mondo", ritornando ad un concetto primordiale. Un concept che verrà sviluppato nelle seguenti tracce a partire da "Stadi evolutivi" e "provare a rimanere fermo immobile a guardare, c'ho provato ma le fiamme non si spengono e continuano a bruciare", con Bianciardi che riprende l'evoluzione umana, per comprendere meglio questa involuzione dell'essere in un "presente distratto" cantano i nostri in "Esistenziale (Orizzonte degli eventi)", la "rivoluzione del mio giorno", "la fragilità di un contatto". Il concept si chiede: chi siamo? Di cosa siamo fatti? Cosa ci circonda? Riportare non l'uomo al centro, bensì l'umanità e l'umanizzazione. Per fare ciò l'autore e la band vuole ritornare all'origine delle cose. Inevitabilmente.
Chitarre sognanti e rallentate si adagiano su "Nella tua luce". Dopo aver analizzato le geometrie tutt'intorno, adesso è la ricerca dell'altro che emerge "gli sguardi tuoi confondono i limiti". E' "solo un'idea" che si dipana fino a "Astrolabio" che culla e rincuora. Quando entra la voce è impossibile non rievocare subito l'indimenticato Paolo Benvegnù. Elettricamente "A gravità zero", un rock curioso che irrompe nel chorus, cui seguono i giochi di "Encelado", come un sipario che si apre ad una nuova visione del mondo, a quell'"Orbita contraria" che Bianciardi ricerca per non uniformarsi, per essere voce "fuori controllo" e proprio qui entra la sezione ritmica possentemente rock. E prima della chiusura dell'album, "Asteroidi" come note di piano arrivano a conferire respiri a pieni polmoni. "Singolarità nuda" saluta con "Nebulosa", non proprio la speranza che tutto possa essere limpido e felice in questa vita: "Vorrei lasciarmi andare finalmente, riposare..." ma no, è lottare l'unica via percorribile per non soccombere.

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