Un'aurea anni '70 avvolge Odeon, il nuovo album di Franky Selector (The Good People Records). Sintetizzatori, Fender-Rhodes sono la matrice su cui spaziano liberamente sax sensuali e percussioni sinuose a partire da "Au Delà De La Dernière Étoile" con un'armonia che si espande per tutto il brano, forse troppo ipnotico. Franky Selector non ha paura di proporre un genere, anche live, atipico per il momento storico, ma che sicuramente fa bene alle nostre orecchie. "Take Me With You" si muove a suon di bossa dal sapore estivo, come questi giorni che accennano ad un venticello di mare primordiale. "Con le mani senza paura" e rievocazioni sudamericani nel sound: "Ma dove vai, dove stai andando, lo sai che non sono nulla senza di te"... una rhumba dinamica porta per mano il disco verso il blueseggiante e non a caso, "Abalone Blue" cambiando totalmente rotta in "Hocus Pocus", con i synth distorti e curiosi e un groove carezzevole.
"Ci vediamo" ricorda quella dimensione sonora tanto amata da musicisti come Lee Ritenour con una buona dose di ritmiche e suoni afro che oggi tornano tanto di moda. Molto latin alla Carlos Santana "Going Places", con i coretti black, le chitarre d'antan e i campionamenti che fanno da sfondo, brano molto piacevole e non è da meno il successivo "Madrugada", brasileira nel suo incedere, l'artista la definisce 'sussurrante' e, diciamo noi, anche cinematografica, sembra infatti una colonna sonora da B-Movie.

Commenti
Posta un commento