Sanremo 2016 - Seconda Serata


Un'anteprima affidata a Sergio Friscia che gioca, senza generare ilarità, con “presunte” irregolarità sanremesi. Tutto ciò serve un po' a spiegare certi meccanismi un po a fare bella mostra di marchette. Per fortuna è più breve dell'anteprima della prima serata ma stracolma di pubblicità. Altrimenti come la paghi mezz'ora di Elton John. Iniziano le giovani proposte a due a due, una contro l'altra: Chiara dello Iacovo con la sua “Introverso” già ascoltata (come gli altri brani dei giovani) nelle fasi finali trasmesse dalla Rai. Una canzone non banale con un ritornello che entra subito in testa; mentre la romana Cecile si spinge con “Negra” in un r'n'b-denuncia,cupo ed una voce incredibilmente black. Vince la Dello Iacovo. 



Seconda sfida: Irama con “Cosa resterà” delicato parlato con un testo dall'impronta indie e piace; Ermal Meta e la sua “Odio le favole” sanremese quanto basta con un cantato anni '60. Passa lui. Arrivano le musiciste acrobate Salut Salon che torneranno anche nella parte finale, bravissime.


Primo big in gara: Dolcenera. “Ora o mai più (le cose cambiano)”:"ma non so più se mi ami o no o è solo abitudine" è un soul al piano che si evolve solo nel ritornello... e resta li. Visto l'ultimo album ci aspettavamo a dirla tutta altre sonorità. Per fortuna ci si sveglia con Virginia Raffaele nei panni di un'inedita Carla Fracci che tra gag ci presenta Clementino con “Quando sono lontano” che esordisce: “Dedicato a tutte le persone lontane da casa”... "fammi vedere il colore li dove non c'è il sole" un non so che di Fedez stile “Baci Perugina” che nel ritornello diventa scugnizzo. Lui la sente molto, noi no!Anche perché la melodia è praticamente identica a Where is the love dei Black Eyed Peas


Garko per la seconda serata tenta la carta scioltezza oltre che quella della bellezza purtroppo inversamente proporzionale alla sua verve, ma ci prova. Ci presenta Patty Pravo e la sua “Cieli immensi” di Fortunato Zampaglione "a noi bastava solo l'amore tutto il resto ci poteva mancare – degna di nota l'ovazione a Beppe Vessicchio -; la “riesumazione” ha giovato la Pravo e l'interpretazione è di classe seppur non perfetta, così si prende gli applausi del pubblico... più per i 50 anni di carriera. A seguire la scuola più piccola d'Italia, nel torinese, formata da due studenti ed un'insegnante. Momento di puro ed inspiegabile godimento (è ironia!). 


Arriva Madalina Ghenea vestita come un principessa, e Eros Ramazzotti che naturalmente esegue un medley dei suoi successi e da un bacio durante Più bella cosa alla compagna Marika, Pellegrini. Dopo l'intervista di rito che verte sulla famiglia Eros da Perfetto il suo ultimo album, canta Rosa nata ieri. Il quarto campione in gara è Valerio Scanu che porta "Finalmente piove" di Fabrizio Moro: "tu non mi hai capito mai" non male anche se non sembra nelle corde del nostro,i classici strappi alla Moro, ad esempio, interpretati da Scanu, sono troppo enfatici. È il turno di Francesca Michielin, con "Nessun grado di separazione": "siamo una sola direzione in questo universo che si muove" il brano ha un mood da favola e buone dinamiche armoniche anche se ha troppe rime nel ritornello e lei è decisamente emozionata e non è precisa come al solito.

  
Il maestro Ezio Bosso emoziona già con la sua sola presenza. Dal suo primo disco La Dodicesima stanza, dopo aver letteralmente rapito gli spettatori durante un'intervista sul potere della musica, esegue Following a byrd. Magia. Secondo cambio d'abito per Madalina, di rosso stavolta che annuncia Alessio Bernabei che presenta "Noi siamo infinito":"Le circostanze fanno la differenza" è un brano pop dance abbastanza banale, che la voce del nostro ricca di imprecisioni non nobilita.


Arrivano gli Elio e le storie tese, uno dei momenti più attesi, "Vincere l'odio", geniali come al solito una serie di ritornelli uno dietro l'altro dai sapori anni 60, "canzone brutta sarà capitato anche a voi di avere in testa una canzone brutta".Ha decisamente bisogno di più ascolti. Letizia Valentino comandante dell'esercito saluta dall'Antartide dove è in missione. Tornano gli sposini Salamoia, sempre divertenti.


Elle Goulding è il primo ospite internazionale, esegue le sue hits Love me like i do ed Army e scherza con Carlo Conti. "Sogni e nostalgia" è il brano di Neffa, una marcetta in levare coi fiati in evidenza che si libra in un ritornello melodico "e per fortuna che torna sempre un po' voglia di sorridere. Nicole Kidman, l'ospite più atteso, delude, citando tre brani per affrontare i soliti argomenti: Heroes, Sweetest Thing e Senza una donna... impossibile non annoiarsi. Terzo cambio per la Ghenea, in bianco, che annuncia Annalisa con "Il diluvio universale": "ho già poco tempo per me stessa figuriamoci per gente come te" cinematografica e sognante suggestiva tutta giocata sull'attesa rimane sospesa , non esplode, peccato. La Fracci della Raffaele si esibisce addirittura in un balletto. Spassosissima. Gli Zero Assoluto chiudono le esibizioni dei big con "Di me e di te": "di un amore che fa a pugni senza guanti" elettro pop trascinante molto radiofonica.



Fantastico come sempre Nino Frassica che oltre a "fare il comico" canta anche, "A mare si gioca" è una poesia sui drammi dei migranti. Il collegamento con Rocco Tanica è un altro pezzo di grande ilarità. Lo chef Antonino Cannavacciulo per tutti cantano Sanremo arriva mentre si aspettano solo i risultati, che dicono che in rosso ci vanno Dolcenera, Bernabei, Zero Assoluto,Neffa... francamente incredibile, perchè a parte il non memorabile Bernabei, gli altri non meritavano di certo soprattutto gli Zero Assoluto e Neffa. Questa serata verrà ricordata inevitabilmente per l'esibizione di Bosso, maledicendo i soldi spesi per la Kidman. Tra i brani Elio e le storie tese fanno la parte del leone per forza di cose,anche se si ha la sensazione che abbiano poche chance per vincere la gara. Molto bene gli Zero Assoluto, un perfetto pezzo pop, che non faticherà in radio soprattutto, così come il brano della Michielin e quello di Neffa.

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