Dobbiamo ammetterlo, Shonda Rhimes, mitica creatrice di cult come “Grey's Anatomy”,
“Scandal” e “How to Get Away with Murder”, ci delude. “The
Catch”, di cui però dobbiamo dire che la Rhimes è solo
produttrice e non creatrice dello show, è un drama spionistico dallo
sbiadito risvolto thriller, in cui una donna si innamora di un uomo
senza sapere che lui in realtà è un truffatore. Ma andiamo per
ordine. Dietro a questa accozzaglia di cose già viste in “White
Collar” e “24”, ci sono ben tre menti: Kate Atkinson, Helen
Gregory e Jennifer Schuur, che ci raccontano la storia di Alice
Vaughan (Mireille Enos), investigatrice privata di Los Angeles in
procinto di sposarsi con Benjamin Jones, alias Christopher Hall,
alias Michael Thorne, interpretato da una vecchia conoscenza, Peter
Krause – che dopo averlo visto in due bellissimi telefilm come “Six
Feet Under” e “Parenthood”, fatichiamo a vederlo in questa
circostanza – che scoprirà essere, proprio alle porte delle nozze,
un truffatore, che l'ha usata per i suoi scopi personali.
Alice però,
essendo una bravissima investigatrice, riuscirà sempre a contattare
e rincorrere il suo amore, senza mai riuscire però ad acciuffarlo,
perché lui è sempre un passo avanti a lei. Ben fa parte di
un'associazione di truffatori, ladri e malfattori sotto la guida di
una donna cinica e potente Margot Bishop (Sonya Walger), che ha una
relazione con Ben e che, malgrado la sua scaltrezza, non recepisce
fin da subito che il suo uomo si è invaghito della bella Alice e che
la truffa alla fine si è trasformata in amore vero. A completare il
cast ci sono: Valerie Anderson (Rose Rollins), collega di Alice,
Jules Dao (Jacky Ido), poliziotto francese che rincorre Ben da anni e
che ora cerca aiuto nella donna e Reginald Lennox III (Alimi
Ballard), ladro e amico di Ben. Quindi il drama si unisce alla
truffa, alla fuga e a una storia d'amore che lascia il tempo che
trova.
Peccato, perché in fin dei conti il Pilot non sembrava poi
così male, dal secondo episodio in poi però tutto crolla: la spinta
del primo capitolo si spegne in una narrazione piatta e senza guizzi
e la truffa lascia ampio spazio ai sentimenti. Vedere uno dei "geni della truffa" eclissarsi così, al cospetto
dell'innamoramento per una donna, non è molto credibile. L'ottimo
cast non riesce ovviamente a reggere una trama banale e poco
convincente. La presenza di tre donne creatrici dello show lo si nota
fin da subito da una trama in cui il drama prende il sopravvento
sullo spionaggio ed i complotti, ma in cui la donna protagonista non
è di certo ai livelli delle interpreti di quei due piccoli
gioiellini che sono “Scandal” e “How to Get Away with Murder”,
la cui forza sta proprio nelle due incredibili protagoniste, la
carismatica Kerry Washington che presta il volto a Olivia Pope nel
primo caso ed una eccezionale Viola Davis che interpreta Annalise
Keating nel secondo, ci fanno entrare a pieno nella vita di due ruoli
che sembrano incredibilmente reali.
Qua la Alice Vaughan non
coinvolge, è fredda e l'interpretazione della Enos
rende il personaggio ancora più glaciale e poco presente, come se
non fosse una protagonista, ma semplicemente una spalla. Il rinnovo
alla seconda stagione di “The Catch” è arrivato per il rotto
della cuffia, visti gli ascolti decisamente sottotono, a
dimostrazione che è meglio continuare a tenerci stretti serie come
“Scandal” e “How to Get Away with Murder”, e lasciando “The
Catch” a chi ama serie “passatempo”, senza pretese e
decisamente impersonali.
Personaggi e doppiatori:
Alice Vaughan (Giuppy Izzo)
Benjamin Jones (Stefano Benassi)
Margot Bishop (Sabrina Duranti)
Reginald Lennox III (Alessandro
Messina)
Valerie Anderson (Angela Brusa)
Jules Dao (Jean Charles Putzolu)
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