L’Higuain del centrocampo e altre storie


Passato Ferragosto si entra nelle due settimane più calde del calciomercato. Facciamo un pò il punto della situazione, quanto meno per quello che riguarda “le cinque sorelle” del nostro calcio che dovranno contendersi scudetto e posti champions. Una a rigor di logica rimarrà fuori, escludendo “sorprese di stagione” a cominciare dalla Lazio che ha dimostrato al pronti via contro la Juventus che non è affatto da sottovalutare. Partiamo dai pluricampioni in carica:



Dalla ricerca spasmodica di “ali” con tutte le virgolette del caso, con una spesa di ottanta milioni di euro, pronte a dare nuova linfa al 4231 che tanto ha dato alla squadra e tolto energie ai giocatori nella fase finale, si è districato principalmente il mercato juventino. Preoccupandosi altresì di dare manforte al non di certo più giovane Capitan Buffon e accontentando l’allenatore con l’arrivo del suo pupillo dai tempi milanisti e lasciando partire “la mela marcia”… non è che non vogliamo far nomi, è che è davvero superfluo farli… e di questo scambio da 30+ fatto in fretta e furia ce ne eravamo occupati “in tempo”. Lasciando vuota “la casella” per lanciare Rugani? Non sembra… e come da anni a questa parte dedicandosi anima e corpo all’arrivo del centrocampista con “la c maiuscola”. Oggi che il nome scelto, per prezzo, per opportunità, per… fate voi, per il centrocampo è quello dell’ottimo “per carità” Matuidi, che è una mezzala, senza giri di parole e che nel modulo sopraccitato può sostituire Mandzukic, oggi che si parla di Spinazzola, per sostituire Asamoah destinato sembra al Galatasaray, oggi i conti (che è passato al Milan) non tornano… I conti non tornano se… ti serve un centrocampista centrale, se il modulo è quello… se l’Atalanta ti fa problemi a ridarti un giocatore tuo un anno in anticipo, quando già gli hai lasciato Caldara, gli hai prestato Orsolini… mentre Milan e Inter si accordano con gli orobici con pagamenti dilazionati, mentre cedi o tenti di farlo Asamoah al Galatasaray, che è la stessa squadra che non ti ha mai riscattato Felipe Melo,  Ma prenderemo l’Higuain del centrocampo si era detto da Torino… oggi, che il Psg ha acquistato Neymar e prenotato Mbappè, più che Matuidi, ottimo ripetiamo, ma per un centrocampo più a tre che a due, variante tattica ottima ci mancherebbe, ma per Higuain del centrocampo ci si aspettava un nome più altisonante, magari sempre da Parigi... è ancora lunga, chissà, "le famose opportunità marottiane" ribadite anche oggi a Villar Perosa.



La Roma, allo stato attuale, aspetta un esterno. Mentre Monchi si affanna su Marhez, e dopo aver preso Defrel, pare si interessi anche a Sansone. Ergo, se Berardi non è contemplato, così come anche dai nomi papabili Inter, c’è più di una cosa che non sappiamo sul “a questo punto” presunto talento della nouvelle vague italiana. Sei interista, non vai alla Juve, che ha pure un opzione, non vai all’Inter di cui sei tifoso fin da bambino (facebook docet) non vai dal “tuo allenatore” che cos’è che mantiene Mimmo Berardi a Sassuolo nei secoli dei secoli… Amen? E tornando sulla Juve e il paventato scambio Cuadrado Manolas… Non ha alcun senso, il primo non è l’esterno che serve a Di Francesco per il suo gioco, in quanto gioca sulla destra e da sempre non gioca a piede invertito, il secondo è un marcatore puro e non serve alla Juve che ha già Chiellini, De Vriy in tal senso avrebbe più senso per la causa bianconera. La Roma rimane comunque molto forte, anche perché pur perdendo un paio di pezzi pregiati ha rinforzato un centrocampo già ottimo con gli innesti di Gonalons e Pellegrini. Se la squadra seguirà Di Francesco sin da subito e il mister riuscirà a non farsi fagocitare dall'ambiente giallorosso che tanto inacidiva Spalletti, i capitolini possono giocarsi le loro carte in chiave scudetto anche quest'anno.



Il Napoli è rimasto identico, ma il Patron De Laurentis pare abbia promesso l’acquisto di Chiesa per festeggiare l’accesso alla Champions League e si dice sicuro che questo sia l’anno buono per lo scudetto. Pardon lo dice l’Ansa, ma lui smentisce. L’Ansa pare abbia sbagliato il luogo nel quale il presidente aveva rilasciato quelle parole. Perché il Napoli non facendo praticamente mercato debba essere considerato favorito per lo scudetto, cosa che è anche il pensiero di molti giornalisti, addetti ai lavori, non è dato sapere. Anche se Sarri rimane una garanzia.



Misteri e non sense calcistici d’agosto. Mentre almeno il Milan e Montella, hanno una sua logica, nel cestinare tutto e ricominciare col botto, tra certezze e sorprese, alla ricerca degli ultimi fuochi, che potrebbero portare alla corte del diavolo, non solo Kalinic ma anche un top come si deve la davanti. Rispetto agli scorsi anni, la compagine rossonera è “discorsi economici a parte” da applaudire, perché le operazioni in essere hanno un senso logico, con buona pace di quello che pensa Sheva e che vanno a comporre un’ossatura perfetta per un 352, guidato da Capitan Bonucci… e se top li davanti sarà, tempo di assemblamento permettendo, il Milan si candida seriamente quanto meno a lottare fino alla fine per le primissime posizioni.



E anche la bistrattata Inter, sta agendo con una certa logica di movimenti, nonostante i tifosi siano quasi invidiosi dei colpi dei cugini, la squadra nerazzurra viene su con raziocinio e con zero spreco di denaro. Gli acquisti infatti appaiono, nel calcio non si può mai dire, di sicuro rendimento, e nonostante i grandi nomi navighino altrove, la scelta di non stravolgere tutto, ma di mantenere un impianto solido da far crescere pare decisamente appropriata, a Spalletti l’arduo compito di stupire gli scettici. Ma i presupposti per far bene ci sono tutti.

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