Gli americani hanno fatto scuola, anche attraverso invenzioni ad hoc, come le risate registrate per sottolineare le battute più divertenti. Stratagemma che, grazie all’ingegnere del suono Charles Rolland Douglass e al suo mitico strumento chiamato Laff Box, riusciva a ricreare le reazioni del pubblico in studio fin dagli anni '50. Facciamo un salto in avanti e vediamo quali sono state alcune delle serie TV più divertenti.
Il segreto è saper vivere insieme
Dal punto di vista della struttura narrativa, c’è un fil rouge che unisce molte produzioni di successo: i protagonisti condividono lo stesso tetto, sia che si tratti di familiari che di amici. Talvolta, come nel caso dei celebri Robinson, capitanati dallo stile di Bill Cosby, i valori tradizionali e l'atmosfera sicura della casa vengono totalmente messi in discussione dalle più inaspettate vicende, anche se poi l'armonia familiare si ristabilisce nell'arco della mezz'ora dell'episodio.
E poi ci sono gli amici, quelli veri. Quelli che non importa quello che succede, ci sono sempre l'uno per l'altro. Ed è proprio con questo semplice titolo, che celebra l'amicizia, ovvero Friends, che è approdata al piccolo schermo la serie comica (ma anche sentimentale, a volte drammatica) che ha maggiormente “segnato” i palinsesti, creando un solco nel quale hanno camminato molte altre produzioni. Tra le commedia corali, è un peccato non citare altre due incredibili invenzioni televisive come Seinfeld e, ultimamente, The Big Bang Theory, in cui segreto, oltre che nello storytelling, è sicuramente nella scelta azzeccata della caratterizzazione dei personaggi attraverso i dialoghi.
L’assurdo entra nella normalità (e per questo fa ridere)
Da cosa scaturisce la risata? È il risultato dell'accostamento improbabile fra due elementi assolutamente normali. O almeno, questa è la ricetta di qualcuna delle sit-com più divertenti. Tra gli antenati del genere, citiamo con piacere Mork e Mindy, con un giovane e incredibilmente talentuoso Robin Williams e Tre cuori in affitto, entrambi incentrati su protagonisti e comprimari che nascondevano una naturale eccentricità, sotto spoglie assolutamente normali.
Situazioni paradossali mettono costantemente alla prova i protagonisti, che si ritrovano a confrontarsi, con risultati comici anche in improbabili match sportivi, esilaranti scene al tavolo verde, prove di resistenza o gare in cucina. Scaramucce amorose, piccole grandi bugie, equivoci che danno il la a reazioni a catena, temporanee follie che si concludono solo con la puntata: da Will and Grace a Scrubs – Medici ai primi ferri, il repertorio umano dal quale attingono le commedie è infinito. Ironia tagliente e scambi di battute serrati la fanno da padrone in altri capolavori come The Office (sia nella versione inglese che in quella americana) e Due uomini e Mezzo. Certo, bisogna sempre continuare a stupire il pubblico e a divertirlo. E questo, dal punto di vista autoriale, non è per niente una cosa da ridere!
L’evoluzione del genere
I prodotti destinati al piccolo schermo hanno fatto, negli ultimi dieci anni, un grande salto dal punto di vista qualitativo. Se da una parte ciò ha causato il lievitare dei costi di produzione, dall'altra ha reso le serie del genere interessanti anche dal punto di vista visivo, degli effetti speciali e del respiro della storia.
Tra le serie più geniali degli ultimi anni, c'è la creatura di Will Forte, The Last Man on Earth, 67 puntate brevi da guardare una dietro l’altra per catapultarsi in un futuro paradossale, dove il pianeta Terra è in crisi, mentre gli uomini rimasti non fanno che dare il peggio di loro, ricreando un micro universo di situazioni sempre diverse e esilaranti. Arricchita di un'incredibile ricchezza di location spettacolari, è stata cancellata solo per i costi esorbitanti, non certo per la mancanza di idee degli autori.
Altra serie a subire l'accetta della casa di produzione (anche se dopo tre stagioni), con stupore e delusione dei fan, è stata Santa Clarita Diet, la dark comedy che ha mescolato la tematica degli zombie con l'atmosfera perfetta e conformista della provincia californiana, condite con una buona dose di splatter e buoni sentimenti (messi, a dir la verità, sempre a dura prova). I protagonisti sono la deliziosa Drew Barrymore, perfettamente a suo agio nel ruolo di moglie/mamma/cannibale seriale e un inedito Timothy Olyphant, che sembra divertirsi moltissimo a tenere la famiglia unita con soluzioni che, nonostante l'assurdità del contesto, hanno sempre un loro senso logico.
Grazie ai servizi di streaming, non resta che armarsi di telecomando e pop corn per prepararsi a passare (almeno) un paio d'ore all'insegna del divertimento. Alzi la mano, chi riesce a fermarsi mentre la barra di caricamento di Netflix ci traghetta dalla fine di un episodio a quello successivo! D'altronde, alla fine di una giornata stressante, carica di impegni lavorativi e familiari, non c'è niente di meglio che… riderci su.
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