Francesco Renga - Resoconto Live - Teatro Politeama Garibaldi di Palermo - 22/11/2014



Il sipario del Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, sabato 22 novembre, si è aperto per Francesco Renga ed i suoi sei musicisti Fulvio Arnoldi ed Enzo Messina alle tastiere, Giorgio Secco e Brando alle chitarre, Gabriele Cannarozzo al basso e Phil Mer alla batteria. Le prime note subito ci fanno fare un salto a qualche mese fa: "Un’altra immagine di te, un nuovo modo di vedere le cose...", frase del brano "Vivendo Adesso", che l'ha riportato nella vetta della classifica Fimi, dopo alcuni anni di calo, che l'ha spinto anche a fare una scelta difficile, ma azzeccata,  quella di passare dalla Universal alla Sony. Lo spettacolo inizia alle 21.15 con l'open act di Irene Fornaciari (visto che non ha molta fortuna in altro modo) per poi, mezzora dopo, partire col motivo principale per cui il Teatro Politeama fosse sold-out. Ascoltare Francesco Renga dal vivo è sempre un piacere. 


Vocalmente è impeccabile e la sua energia sul palco è come quella di un ventenne, nonostante il cantautore sia classe '68, ma lui non si esaurisce mai. La sua potenza si equilibra perfettamente nella vocalità e nel temperamento. I salti temporali sono continui e costanti, tra questo presente, un 2014 così fortunato per lui, ed un passato altrettanto propizio fatto di brani, come "Dove il mondo non c'è più", "Comete", "Tracce" dedicata alla madre, presentata nel Sanremo del 2003, e a sua volta il brano in ricordo del padre "Dimmi"; ha fatto riascoltare "Ferro e Cartone", "Cambio Direzione", "Ci sarai", che lui stesso dice essere "il brano della consacrazione artistica". Poi ritorna al suo primo Festival della Canzone, quello del 2002, con il brano "Raccontami", e sempre dallo stesso album "Splendido". Presenta "A un isolato da te", terzo singolo tratto dall'ultimo album con queste parole: "Spesso accade che la felicità, l'amore, è più vicino e più a portata di mano di quanto noi possiamo immaginare". 


Canta quasi tutti i pezzi dell'album "Tempo Reale", saluta e ringrazia gli amici Giuliano Sangiorgi e Kekko Silvestre quando presenta i due brani scritti da loro per lui, parla d'amore prima di cantare "L'Amore Altrove", mentre dice: "La paura arriva sempre, sempre nei momenti in cui ci si rende conto che per continuare questo viaggio bisogna cambiare. Io ne ho cantanti moltissimi di cambi di direzione... bisogna cambiare, cambiare direzione, cambiare abitudini, cambiare attitudini, cambiare casa, cambiare donna, cambiare uomo, cambiare sempre, cambiare tutto, praticamente dimenticarsi di tutto per ricominciare", per poi cantare "Dimenticarmi di te". Uno dei momenti più significativi è sicuramente "Il mio giorno più bello del mondo", brano che quest'estate l'ha portato in testa per settimane tra i brani più ascoltati in radio. Alle prime note di questo brano, il pubblico accende il display del cellulare, un mare di lucine brillanti che sembrano stelle accendono la suggestiva cornice del Teatro Politeama - purtroppo un po' lasciato andare al deterioramento del tempo (sta candendo praticamente a pezzi, servirebbe una ristrutturazione imminente). Tutti i brani, dal primo all'ultimo, vengono cantanti all'unisono con il pubblico, in una perfetta alchimia che è cresciuta in questi 25 anni di carriera, con i Timoria prima e da solista poi, dal 2001. Conclude con "Sto già bene", in cui chiede al pubblico di alzarsi in piedi e venire più vicino a lui, sotto il palco. 


Quando torna per il bis, si esibisce in altri 4 brani: "Angelo" - forse il suo pezzo di maggior successo, che l'ha portato nel 2005 a vincere il Festival Di Sanremo -, "La Tua Bellezza", "Dovrebbe essere così" ed infine "Meravigliosa (la luna)". Presenta e ringrazia tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del concerto ed ovviamente i musicisti che lo stanno accompagnando in giro per l'Italia dallo scorso 12 ottobre a Bologna - città in cui tornerà il 24 novembre e il 12 dicembre, visti i ripetuti sold-out e le continue richieste - e che si concluderà il 22 dicembre al Teatro Rossetti di Trieste. Lasciati alla spalle un mare di sold-out, che quasi sicuramente continueranno anche nel prossimo mese, ed un futuro che lo vedrà sulla poltrona di "Amici" in qualità di giudice del serale, questo 2014 è stato un anno meritatamente ricco per Francesco Renga, una delle voci più belle e pulite del panorama musicale italiano ed un artista umile, che nonostante le 25 tappe già alle spalle, le due ore piene di concerto, il sudore e la fatica, alla fine, uscito dal teatro si è soffermato ancora qualche minuto con i suoi fans dietro i cancelli del Politeama per firmare qualche autografo e sorridere ancora.

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