Club Tenco replica ad accuse e polemiche: 50 soci "ammoniti"



Torniamo a parlare del "terremoto" interno al Club Tenco. Da diversi mesi ci occupiamo dei malcontenti, delle polemiche e degli addii che - da più parti - hanno segnato lo storico Club che assegna le prestigiose Targhe Tenco. Dopo molti mesi in cui si attendeva una risposta da parte del nuovo direttivo a tutto quello che è accaduto a partire da chi ha lasciato per diverse divergenze, come l'Ufficio Stampa Enrico Deregibus ed il direttore artistico Enrico de Angelis, seguite da molte importanti penne del giornalismo musicale che facevano parte della Giuria e che quest'anno hanno "abbandonato", arriva la nota durissima da parte del Club Tenco. Qui vi riportiamo quanto pubblicato al link http://premiotenco.it/club-tenco-replica-alle-accuse/:

"Dopo mesi di silenziosi tentativi di ricomposizione delle polemiche seguite alle dimissioni dell’ex direttore artistico, il direttivo del Club Tenco – a conclusione dell’assemblea dei soci tenutasi oggi a Sanremo – si vede costretto a replicare con una nota ufficiale di ammonimento nei confronti dei soci firmatari della mozione con contenuti falsi e diffamatori oggi presentata (e contestualmente diffusa alla stampa), con l’avvertimento che in caso di reiterazione del loro comportamento, in contrasto con l’etica del Club e dei suoi associati, sarà richiesta la loro espulsione ai sensi dell’art. 5 dello Statuto. Contemporaneamente i soci presenti all’assemblea stessa hanno inoltrato al direttivo del Club la seguente lettera: Si è appena conclusa l’assemblea annuale dei soci del Club Tenco e si apre una pagina tristissima della vita dell’Associazione. Oggi è stata sottratta ai soci la possibilità di un confronto aperto, leale e democratico perché, mentre si svolgeva l’assemblea, il contenuto di una mozione, firmata da circa 50 soci, che era stata annunciata in apertura dell’assemblea e posta in discussione in coda all’ordine del giorno e della quale l’assemblea non conosceva il contenuto, veniva inviata alle agenzie di stampa. I soci presenti all’assemblea nel ribadire la totale fiducia nel Direttivo in carica stigmatizzano la genericità delle accuse formulate nella mozione, che appaiono calunnie infondate giunte al termine di un periodo di assedio da parte di una minoranza che ha l’unico evidente obiettivo di distruggere il Club e infangarne la storia. La cosa più grave, tuttavia, sta nel fatto che tali gravissime e infondate accuse non siano state materia di confronto democratico perché evidentemente agli estensori del documento non interessa il confronto sui contenuti, quanto le dimissioni dell’attuale direttivo, in difetto delle quali sono pronti anche a far chiudere il Club Tenco. Pertanto la maggioranza dei soci oggi presente in assemblea chiede che il direttivo, valutata la difficoltà di mantenere in seno alla compagine sociale soci che hanno come unico obiettivo quello di ledere l’immagine del Club, assuma i più opportuni provvedimenti. Chi ha scritto e formulato tali accuse ha ritenuto di non intervenire neppure all’assemblea, ma non ha avuto il minimo scrupolo di dare in pasto alla stampa illazioni, dimostrando così che l’unico vero scopo di questa minoranza è quello di non rispettare la maggioranza nelle sue decisioni – assunte sempre democraticamente – e di boicottare l’immagine del Club”.

Insomma, pare che il nuovo Direttivo del Club Tenco in carica da febbraio abbia davvero inflitto un "ammonimento" a 50 soci del Club (un terzo del totale) perché in un documento hanno esposto 8 ragioni per cui chiedono le dimissioni del direttivo stesso. A tal fine l'ex direttore artistico Enrico de Angelis, ha affermato, tramite la sua pagina Facebook: "Non è successo all’epoca del MinCulPop o nell’altro ventennio, quello degli editti bulgari, né in altri Paesi di area staliniana durante gli anni ’50, e nemmeno nella Repubblica delle Banane, bensì oggi in un’associazione “culturale” che aveva un prestigioso passato quarantennale. Ci hanno anche detto che se facciamo i cattivi una seconda volta ci espellono tutti e 50, tra cui intellettuali, giornalisti, operatori culturali, studiosi e il sottoscritto Enrico de Angelis, che nel Tenco è entrato il giorno dell’inaugurazione, nel 1972".

Elisabetta Malantrucco, che già aveva fatto sapere di uscire dalla giuria,si è anche dimessa da socia del Club dopo questi fatti. "A breve spiegherò - a quelli a cui interessa ovviamente - le ragioni di entrambe le dimissioni e sarà uno scritto che si potrà leggere velocemente. Nel frattempo posso dire che non riconosco la validità di questo tribunale che "ammonisce" e minaccia le espulsioni ad un terzo dei soci, rei di aver chiesto le dimissioni di quello stesso tribunale e di averlo dichiarato pubblicamente. Degli abusi di un ridicolo potere io rido. E gli ammonimenti - con buona grazia - li utilizzassero a scopo personale. Scegliessero loro quello più adatto".



Commenti

Translate