One Day di Lone Scherfig




Evidentemente far si che ad occuparsi dell’adattamento cinematografico di un romanzo, sia la persona che lo ha scritto, ha il suo vantaggio. 
I toni, le atmosfere delle pagine di David Nicholls sono infatti splendidamente trasposte sul grande schermo:
- Dal bignami del tempo che passa, scandito dal pretesto narrativo insito nel titolo e felicemente fatto notare con l’evoluzione tecnologica, dal gioco di “specchi” dei personaggi (ed è davvero il caso di dirlo, visto il gran numero di inquadrature attraverso “lo specchio”) che in un certo qual modo si scambiano le parti, fino a ritrovare se stessi (o meglio quello che sognavano di essere o ancora meglio, perlomeno provarci), alla elegante messinscena di una struttura circolare, che non lascia dubbi sulla natura e statura del film e soprattutto dal riuscire a condensare in pochi eloquenti fotogrammi, importanti snodi narrativi:
- Come non notare “le finezze” sull’assunzione di cocaina, nei due secondi di una carta di credito sollevata dal tavolino o ancora il rapido passare dallo specchio del bagno del ristorante a l’immagine del pesce nell’ampolla di vetro o ancora la madre che sussurra al figlio che gli deve parlare, l’inquadratura è sul padre... ma risulta chiaramente una falsa pista, visti i rapporti cordiali tra i due... una decina di minuti dopo “o un anno”, un fazzoletto alla testa della donna è alquanto rivelatore di quelle parole non dette... e potremmo continuare, citando lo struggente finale, con le luci dei lampioni che improvvisamente si accendono, ma ci fermiamo qui, perchè sono davvero tanti i raccordi riusciti all’interno di una sceneggiatura solidissima, senza alcuna sbavatura, dove valore aggiunto è assolutamente la fotografia di Benoît Delhomme, calda, ma mai invadente, dai colori profondi e perfettamente funzionale alle varie location, così come la colonna sonora che segue “il tempo che passa”... oltre ovviamente alla recitazione dei due protagonisti Anne Hathaway e Jim Sturgess e delle loro degne spalle: Patricia Clarkson, Romola Garai, Jodie Whittaker, Georgia King, Ken Stott, Rafe Spall...
Un film che in qualche modo ci ha anche sorpreso, in quanto non immaginavamo avesse tale spessore, non era facile infatti non scadere nel sentimentalismo tipico del genere e mantenere i toni di un film a tutto tondo, specie nella mezz’ora finale...  Lone Scherfig ci è riuscito in pieno e a noi non resta che consigliarvi di andare a vederlo.

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