Basta figurine, illusioni... e allenatori mediocri


Se paradossalmente si potrebbe pure affermare che l'arbitro abbia espulso Marchisio, perchè Balotelli è stato fatto uscire appositamente, se Suarez continua a proporsi per un ruolo nel prossimo film a sfondo vampiresco... tornando alla triste realtà, la notizia più felice della serata di ieri sono state le dimissioni di Cesare Prandelli, che chiude la sua avventura mondiale col cambio Parolo/Balotelli... sublime... che finisce col notarsi poco perchè di li a pochi minuti l'Italia resterà in dieci. Eppure l'Uruguay si è dimostrata in estrema sintesi una squadraccia, con due soli giocatori di livello, eppure, anche se non si è tirato in porta, l'Italia non ha demeritato, siamo usciti e alla resa dei conti forse è pure meglio così... non saremmo andati di certo lontano. L'avevamo scritto ad onor del vero già nel primo articolo su questi mondiali brasiliani dopo la vittoria sull'Inghilterra che c'era poco da stare allegri ma Cesare Prandelli ha fatto di più, meritandosi il titolo di miglior allenatore italiano... da bar. Perchè questo si è dimostrato e non ci sono giustificazioni, perchè nonostante tutto, questa squadra a gli ottavi doveva arrivarci. Mentre piovono titoli sulla grandezza e la moralità delle sue dimissioni... francamente ridicoli, per non parlare di Abete. 





Questo paese è facile da confondere e spesso dimentica, ma veramente viene la voglia di dire "ma di che stiamo parlando"??? Se non contiamo nulla "politicamente" (con tutte le scusanti del caso) dagli orari impossibili agli arbitraggi, se non abbiamo una guida tecnica "capace" perchè non si possono cambiare tre formazioni in tre partite e schierare 21 giocatori su 23, a parte Perin, il terzo portiere, tutto ciò equivale a dire che Aquilani ti sta sul cazzo e basta... a parte pensare che con Thiago Motta è una storia importante... a parte le battute e gli scherzi... è stata una vera e propria corsa all'errore. Le parole di Buffon e De Rossi poi hanno scoperchiato il vaso una volta per tutta: "Basta figurine, Basta personaggi che pensano e "giocano" solo per se stessi. Balotelli è il caso di dirlo, non è stato messo mai nelle condizioni per rendere al meglio, Cassano è entrato quasi sempre "fuori luogo" e tutto ciò a ribadire le responsabilità di Prandelli... ma è anche vero che Balotelli ha dimostrato per l'ennesima volta di non essere un fuoriclasse, che Cassano è Cassano e basta e che una volta la numero dieci aveva un altro valore. Lo stesso Del Piero scelse il sette a un certo punto della sua carriera, perchè c'era un certo Francesco Totti che scalpitava... eppur vero che nel 2006 l'Italia vinse il suo quarto mondiale con un apporto minimo delle sue stelle, ma è pur vero che tutto questo che vi stiamo raccontando è indice di un paese,  sul suo stato di salute... e se il numero dieci va a un Cassano 32enne in una spedizione mondiale e che non è neanche titolare deve comunque far riflettere.




Un vero e proprio uragano insomma, da cui non sarà facile riprendersi, in primis perchè manca la materia prima... Si riparte da Verratti, l'unico fra i giovani che abbia dimostrato caratura internazionale, al posto però di Pirlo, l'unico vero fuoriclasse rimasto... Buffon e De Rossi forse arrivano all'Europeo, ma sono agli sgoccioli e forse sarebbe meglio lasciar spazio a nuove leve... che però allo stato attuale non ci sono. Se Juve e Torino hanno preferito monetizzare sull'acclarato salvatore della patria Ciro Immobile ci sarà un perchè.... se Balotelli "non è di certo indispensabile" neanche per il Milan, se Toni, Gilardino e Di Natale primeggiano nella classifica marcatori.. ma di che stiamo parlando? Cosa c'è da meravigliarsi? Di non aver perso contro la Colombia?



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