"Io penso al sesso tutto il giorno... Lo so, lo vedo dal tuo computer"
Sex Tape "Finiti in rete" di Jake Kasdan, ha una buona partenza, giocata sul politicamente scorretto e la vena surreale dei dialoghi che prendono il sopravvento sullo spunto narrativo labile e per certi versi facile ma il meccanismo si inceppa per evidenti limiti di sceneggiatura, che non riesce a sviluppare ed arricchire la semplice sinossi: Due innamorati di lungo corso, Annie e Jay, rispettivamente Cameron Diaz e Jason Segel, dediti al sesso ad ogni minima occasione, col matrimonio e i figli (- Si vede la testa, vuol guardare? Certo... Uaoh... la tua vagina è estremamente versatile) finiscono col non riconoscersi più e allora dopo varie peripezie, decidono di girare un filmino porno casalingo che casualmente finisce in rete. Tralasciando le cervellotiche giustificazioni/complicazioni addotte affinché questo succeda, l'azione vera e propria, dalla quale derivano in sostanza tutte le situazioni comiche più rilevanti, si svolge in pochissimo tempo e soprattutto in un unico ambiente sostanzialmente, la casa del presunto futuro datore di lavoro ((Rob Lowe),di Annie, detentore di un brand per famiglie che ha ricevuto e non lo sa, il video dei nostri, che tralasciando la verosimiglianza filmica, (ovvero "un uomo ricchissimo che si fa regalare da una futura dipendente un ipad usato) risulta la parte più divertente: "quando la famiglia non c'è, pensi a quello che eri, a quello che sei... Vuoi della cocaina? " non va oltre, ci prova ma si percepisce che la vicenda è stiracchiata, tirata per le lunghe per arrivare alla classica ora e mezza di visione, peccato. Perché ci sono spunti interessanti, un' ottima coppia d'attori e una scrittura verace, ricca tra l'altro di appropriate e ficcanti citazioni: ( "ci vergogniamo ma stiamo recuperando la prima stagione di Breakin Bead") ( "ma chi è che fa sesso per tre ore? Come il Signore degli Anelli senza intervallo") volgare il giusto, visto la vicenda narrata (io prevedo il futuro, per questo il miio pisello lo chiamo Nostracazzus") e come dicevamo all'inizio, una vena surreale che se adeguatamente e maggiormente cavalcata, avrebbe fatto la differenza, per una pellicola che alla fine dei conti rivela la sua confusione di fondo e la mancanza di spessore che si manifesta sul finale, volendo cercare una morale che francamente appare fuori luogo.
"Credo di aver sottovalutato la grandezza di youporn"
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