“Il
Limite Valicabile” è il decimo album degli Uochi Toki,
un doppio cd che si compone di due lavori distinti per titolo,
approccio e contenuti: “Un Disco Rap” e “La Fine Dell'Era Della
Comunicazione”, in uscita per l'etichetta “La Tempesta” il 10
marzo prossimo. La band ha scelto il formato doppio offrendo due
diverse esperienze di ascolto: una orizzontale, comunicativa e a suo
modo ludica in “Un Disco Rap” e una verticale, percettiva e
oscura in “La Fine Dell'Era Della Comunicazione”. “Intendiamo
il disco doppio come un'opera completa che renda l'idea di viaggi
sempre più estesi sulla superficie, sempre più nel profondo nella
crosta terrestre, sempre più lontani nella galassia – ha fatto
sapere la band –. Questo doppio disco è la nostra spedizione al
Polo Sud verso le Montagne Della Follia, quando fino a poco prima si
trattava di semplice alpinismo: conviene fare provviste, coprirsi
bene e risparmiare il fiato prima di imbarcarsi, c'è la possibilità
di non tornare.”
Un
Disco Rap
Se
esiste una retorica di genere musicale esiste anche una retorica di
anti-genere musicale ed entrambe queste strade portano lontani
dall'ascolto immersivo intenso ma vicino al dibattere e discutere di
musica tra le persone, a casa, come al bar, come in rete. “Un Disco
Rap” è il lavoro in cui vengono utilizzate le strutture e le
tematiche tipiche dell'hip hop golden age, revisionate dal
racconto di come i Uocki Toki hanno
vissuto la propria rappusità nella realtà: si parla di old school
ma in modo improprio, si parla di droga ma lateralmente, si parla di
automobili, di club, di corpi femminili, del talento nel fare le
rime, dei tributi agli MC deceduti, ma rovesciando completamente
questi temi. Certamente esiste un limite tra ciò che è rap e ciò
che non lo è e in “Un Disco Rap” l’obiettivo dichiarato è che
questo limite si percepisca come valicabile e confuso. Nel processo
sono stati coinvolti altri scrittori di rap che, con i loro
interventi, hanno moltiplicato le facce del prisma, dando al disco
molteplici direzioni e sfaccettature. Questi scrittori - MC o
rappers- sono stati scelti per le loro peculiarità umane, per la
loro trasversalità e per le loro differenze, nel tentativo di
consegnare all'ascoltatore l'idea che ci sono altre persone in grado
di riscrivere il rap in maniera estremamente personale e diversa
dalla quella degliUochi Toki rimanendo
però al loro fianco. Sul piano del suono, “Un Disco Rap” lascia
una sensazione di morsa sulle basse, restituendo un ruolo centrale al
loop e all'idea di semplice base, reinterpretando anche in questo
caso le figure classiche dell'hip hop golden age, aggiungendo
distinzioni e distorsioni valvolari che non vengono dall'asfalto ma
dai cavi elettrici nascosti sotto e incrociando, ancora più in
basso, frequenze provenienti dalle tubature del sistema fognario.
Si può tracciare una linea (curva) che collega i brani.
Si può tracciare una linea (curva) che collega i brani.
Questi
i brani:
Un
pezzo rap
Don't
Legislaizah (Feat. Sin/Cos)
Bim
Bum Cha (Feat. Campidilimoni Tokinawa)
Dialectatron
Punto VST
Rest
in Prose, Rest in Poetry (Feat. Murubutu)
Uranium
Age Crew (Feat. Zona Mc)
Talento
e merito tradotti in inglese diventano altre cose (Feat. Miike
Takeshi)
Krust
and Curious (feat. Eell Shous)
Shake
Your Assets
La Fine Dell'Era Della Comunicazione
Dalla
trattazione diretta del rap e delle sue potenzialità di
comunicazione, si passa a ciò che trascende la comunicazione stessa,
a tutto ciò che avviene tra le righe, non detto, sottointeso, fino a
quelle impressioni e sensazioni che superano i limiti della parola.
Così qui il suono si prende una fetta di spazio più ampia,
intervenendo quando i testi arrivano al limite di ciò che è
possibile dire. Le strutture sono descrittive, aperte e non
sottoposte ai processi di riordino della lingua. L'elettronica è
oscura, istintiva, astratta ma allo stesso tempo diretta come una
risposta non meditata, immediatamente successiva a un evento. Il
paesaggio sonoro è fatto di sonorizzazioni per ambienti dall'agreste
al post-evento, bruschi cambi di intensità e field-recordings
rimaneggiati, che cercano l'ambiente reale di cui diventare la
colonna sonora. L'atteggiamento del disco, come evidenziato dai
testi, è quello del quaderno degli appunti: una serie di
considerazioni legate da un filo conduttore invisibile ma forte e
presente, che vengono proposte senza dare loro una forma diversa da
quella che hanno alla nascita. I temi principali sono il superamento
dei limiti umani, le piccole idee che rimangono escluse dalle
operazioni di sintesi e la fine di un’era osservata da un punto di
vista non-storico, percettivo, sistemico. Il tutto viene descritto
prendendo come spunto comuni elementi a cui tutti gli esseri umani
ormai sono abituati come i media visuali, le scritte sui muri, il
“fare musica”, le distopie, le ipotesi sul futuro o le varie
tipologie di rappresentazione personale di linea del tempo. Si tratta
di un disco da meditazione, da bere a piccoli sorsi, da ascoltare a
occhi chiusi dimenticandosi del dimenarsi delle scene musicali e
delle opinioni, guardando l'avvicendarsi di concretezza e astrazione
dalla scomodità della propria stanza buia.
Questi
i brani:
Whole
Grain
Una
cena
Urina
Spray
Vai
a FFT
Linea
temporale
Clisper
Corpus
sonico
LFDEDC
(Feat. Matteo Marson)
Voglio
sentire le urla del re (Feat. Matteo Marson)
a
mosca nell'organonico
La
luce si accumulava nell'angolo della stanza
Kasa
Il
Riscaldamento della colonia
I Uochi Toki sono: Napo voce e Rico elettronica
Gli ospiti che hanno messo penna e voce in “Un Disco Rap” sono:
Maolo di Sin/Cos e Quakers and Mormons, alchimista dell'autotune
Campidilimoni Tokinawa, scienziato dell'emotività scrittoria
Murubutu, capitano di una ciurma di eruditi ammutinati denominata La Kattiveria
Zona Mc, un torrente di idee umano che si accompagna agli Uochi Toki da svariato tempo
Miike Takeshi, raffinato maniscalco del poetro
Eell Shous, medaglie d'oro negli Sport Verbali e vincitori del premio “Brianza che non lavora”.
In "La fine dell'era della comunicazione" c'è una collaborazione duplice con Matteo Marson, concretizzata nella title track “LFDEDC” e in “Voglio sentire le urla del re”. Questi brani sono stati composti in maniera epistolare, una sorta di comunicazione per file-audio, senza regole o richieste.
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