Quantico


"Quantico" è una di quelle serie che non si sa bene dove collocare, è sicuramente un thriller complottistico, come solo gli americani sanno fare, ma non si può definire nè una serie di qualità nè una serie da buttare via, è in quel limbo in cui si trovano tutte quelle serie tv non originalissime, con un bell'incipit, ma che si allungano troppo nel tempo. Non si sa ancora se la ABC aggiungerà una nuova stagione alla serie, ma visti gli ascolti nella media, probabilmente ci sarà, ma ci chiediamo cosa possano inventarsi, se già sembrano troppi i 22 episodi della prima stagione. 


Joshua Safran, creatore della serie, unisce un gruppo nutrito di giovani attori che si trasformano in reclute che potrebbero diventare agenti dell'FBI. La storia ruota intorno alle loro vite e all'addestramento di questi a Quantico, appunto. Ma non è solo questo. La serie è divisa in due e grazie a continui flashback viviamo la vita a Quantico di questi ragazzi, ma allo stesso tempo scopriamo cosa è successo mesi dopo, durante uno degli attentati terroristici più imponenti della storia mondiale, in cui verranno coinvolti proprio le nuove reclute. Una di loro verrà incolpata e costretta a scappare, ma è solo una vittima, in realtà c'è qualcun altro dietro l'attentato, un altro dei suoi colleghi. Ma chi? E' lì che ruota tutta la storia di "Quantico", da lì parte e lì, un pò, si ferma. 


In ogni episodio di circa 40 minuti ciascuno, ce ne stanno almeno 20 di cui si potrebbe fare a meno, pressoché noiosi e poco coinvolgenti. Peccato, perché la serie a conti fatti poteva essere decisamente più adrenalinica se la stagione si fosse concentrata in una mid-season, quindi massimo 13 dovevano essere gli episodi. Ma torniamo alla trama. La protagonista è soprattutto una, Alex Parrish (Priyanka Chopra) ed è la suddetta fuggitiva su cui tutti puntano il dito. Conosceremo Ryan Booth (Jake McLaughlin), che nella più banale delle ipotesi farà sesso con Alex, la sera prima che la ragazza arrivi a Quantico - a chi non è venuto subito in mente "Grey's Anatomy"? - unito al fatto che l'uomo non è una vera recluta, ma un agente infiltrato. 


Nimah e Raina Amin, sono due gemelle, interpretate dalla stessa attrice Yasmine Al Masri, che non riesce a dare però interpretazioni così diverse alle due, finendo così per confondere un po' (non tutte hanno la stessa abilità interpretativa di Tatiana Maslany). Entrambe sono delle reclute, ma in realtà all'inizio devono fare finta di essere un'unica persona e mentre una è chiusa in stanza, l'altra si allena e viceversa. Anche questa è una prova per entrare all'FBI. Ma il primo ad accorgersi che in realtà non è un'unica persona è Simon Asher (Tate Ellington), che si invaghisce di una delle due gemelle, ma che entra in accademia fingendosi omosessuale. Shelby Wyatt (Johanna Braddy) apparentemente la classica biondina svampitella, in realtà si dimostrerà molto capace, non solo sotto l'aspetto mentale, ma soprattutto fisico, perché instaurerà una relazione sessuale sia con Caleb Haas (Graham Rogers) sia col padre del ragazzo, Clayton Haas (Mark Pellegrino). Ovviamente questo manderà in furia la moglie di quest'ultimo, Claire, interpretata dalla splendida e sottovalutata attrice Marcia Cross. 


Ovviamente a questo eterogeneo cast va aggiunta l'antagonista di turno, l'invidiosa Natalie Vasquez (Anabelle Acosta), che vorrebbe la vita di Alex. Infine conosceremo anche Liam O'Connor (Josh Hopkins) e Miranda Shaw (Aunjanue Ellis), che gestiscono, non senza problemi, il gruppo di reclute. Già da queste premesse viene subito alla luce la banalità del cast dei personaggi, il voler mettere a tutti i costi l'omosessuale, le straniere, le gemelle dal carattere diverso, la bionda svampita, il belloccio figlio di papà... troppi stereotipi di cui si può fare decisamente a meno. Ed anche gli attori sono decisamente poco accattivanti. Le interpretazioni di alcuni di loro non sono forti abbastanza e questo non può che rovinare una trama che già di per sè stessa ha qualche buco nella narrazione, a tratti molto fiacca e debole. 


I personaggi sono troppi, la regia discreta, la location - la serie è girata ad Atlanta - non è male ed anche gli effetti visivi sono buoni, ma la somma di tutto questo non può di certo regalarci un telefilm degno di nota, anzi, tutt'altro. "Quantico" rimane una serie che se si comincia si segue per inerzia, ma che non lascia traccia, una serie che non stravolge le esistenze e che speriamo non abbia una seconda stagione, perché se all'undicesimo episodio lo sbadiglio è ciò che provoca una serie che avrebbe originariamente dovuto tenere incollati i telespettatori davanti alla tv con l'adrenalina in corpo, beh, forse è meglio finirla qui.


Personaggi e doppiatori:

Alex Parrish (Domitilla D'Amico)
Simon Asher (Emiliano Coltorti)
Liam O'Connor (Fabrizio Russotto)
Ryan Booth (Andrea Mete)
Miranda Shaw (Laura Lenghi)
Nimah e Raina AMin (Angela Brusa)
Shelby Wyatt (Gemma Donati)
Caleb Haas (Jacopo Castagna)
Clayton Haas (Francesco Bulckaen)
Natalie Vasquez (Gaia Bolognesi)


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