George Martin (Londra, 3 gennaio 1926 - Londra, 8 marzo 2016)


"Fai ciò che vuoi fare e vai dove vuoi andare, pensa per te perché non verrò con te" 
                                                                                          [Think For Yourself]



The Beatles - A Day In The Life:




Ho letto oggi la notizia, oh, ragazzi,
su di un uomo fortunato che aveva raggiunto il successo;
e anche se la notizia era alquanto triste,
non ho potuto che ridere:
ho visto la foto...
Gli erano esplose le cervella in auto:
non si era accorto che era scattato il semaforo.
Una folla di persone rimase a guardare:
avevano già visto la sua faccia in precedenza;
nessuno era certo di se si trattasse di uno della Camera dei lord.
Ho visto un film oggi, oh, ragazzi:
l'Esercito Inglese aveva appena vinto la guerra.
Un gruppo di persone si era girato di spalle,
ma io ho dovuto guardare,
avendo letto il libro.
Mi piacerebbe tanto eccitarti!
Mi sono svegliato,
sono sceso dal letto,
mi sono passato il pettine nei capelli,
sono sceso al piano di sotto ed bevuto una tazza,
e alzando lo sguardo, mi sono accorto di essere in ritardo.
Ho trovato il cappotto,
ho afferrato il cappello,
sono riuscito a prendere l'autobus all'ultimo secondo,
sono andato al piano di sopra e ho fumato;
qualcuno parlava
ed io sono entrato in un sogno.
Ho letto oggi la notizia, oh, ragazzi:
quattromila buchi a Blackburn, Lancashire;
e anche se i buchi erano piuttosto piccoli,
li hanno dovuti contare tutti.
Ora sanno quanto buchi ci vogliono per riempire l'Albert Hall.
Mi piacerebbe tanto eccitarti!


Il ricordo di Paul McCartney:

"Sono così triste per la notizia della scomparsa del caro George Martin. Ho così tanti ricordi bellissimi di questo grande uomo che sarà con me per sempre. Era un vero gentiluomo e un secondo padre per me. Ha guidato la carriera dei Beatles con tanta competenza e buon umore che è diventato un vero amico per me e la mia famiglia. Se qualcuno si è guadagnato il titolo di "quinto beatle" quello era George. Dal giorno che ha dato ai Beatles il primo contratto discografico fino all'ultima volta che l'ho visto, era la persona più musicale, generosa ed intelligente che io abbia mai avuto il piacere di conoscere. E' difficile scegliere ricordi preferiti del mio tempo con George, ce sono così tanti, ma uno che mi viene in mente è stata la volta in cui ho portato la canzone "Yesterday" per una sessione di registrazione e ai ragazzi del gruppo ha suggerito che la dovevo cantare da solo accompagnato dalla chitarra. Dopo che ho fatto questo George Martin mi ha detto: "Paul ho un'idea per mettere un quartetto d'archi sul disco". Ho detto: "oh no, George, siamo una band rock'n'roll e non credo che sia una buona idea". Con il dolce modo di trattare i clienti da grande produttore mi ha detto: "Fammi provare e se non funziona non la usiamo e andiamo con la tua versione solista". Ho acconsentito a questo ed è andato a casa sua il giorno dopo a lavorare sull'accordo. Gli ho mostrato gli accordi con il pianoforte, mettendo il violoncello nella bassa ottava e il primo violino in un'alta ottava e mi ha dato la mia prima lezione di come le corde erano state formulate per un quartetto. Quando abbiamo registrato il quartetto d'archi a Abbey Road, è stato così emozionante sapere la sua idea che sono andato in giro per settimane a raccontarlo alla gente. La sua idea ovviamente ha funzionato perché la canzone successivamente divenne una delle canzoni più registrate con le versioni di Frank Sinatra, Elvis Presley, Ray Charles, Marvin Gaye ed altri. Questo è solo uno dei tanti ricordi che ho di George che mi aiutato anche ì con gli accordi di "Eleanor Rigby", 'Live and Let Die" e molte altre mie canzoni. Io sono orgoglioso di aver conosciuto un gentiluomo con un acuto senso dell'umorismo, che ha avuto la possibilità di prendersi in giro. Anche quando è stato fatto cavaliere dalla regina non c'è mai stata la minima traccia di snobismo in lui. A me ed alla mia famiglia, ai suoi cari amici, manca enormemente e rivolgiamo il nostro amore a sua moglie Judy e i loro figli Giles e Lucy e i nipoti. Il mondo ha perso un grande uomo che ha lasciato un marchio indelebile sulla mia anima e alla storia della musica britannica. Dio ti benedica George e benedica tutti coloro che hanno navigato con te!".



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