Ogni viaggio dell'eroe, per citare l'archetipo su cui si sono formate generazioni di “narratori di storie”, ha la sua destinazione. Obiettivo si potrebbe anche dire. Quest'anno il Giffoni Film Festival - che si terrà dal 15 al 24 luglio a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno - sceglie un tema che è in sé un obiettivo: destinazioni. Destinazione Giffoni, potrebbe sembrare un gioco di parole. Ma in fondo ogni viaggio è sempre un ritorno a casa, a se stessi, alla propria identità. “Ritorno al futuro Giffoni”, si potrebbe anche dire parafrasando il titolo del film cult, diretto da Robert Zemeckis. Si viaggia per mettersi in discussione e quindi per autodeter-minarsi. La meta del viaggio ne costituisce il motore, ma quali sono le destinazioni a cui si riferisce il festival? Destinazioni individuali. Quelle dei ragazzi per i quali questa è una prima possibilità di affrancamento dal mondo genitoriale, di libertà seppur “messa in sicurezza”. Cercano se stessi in anni in cui “trovarsi” è la meta più ambita. Destinazioni collettive. Nessun eroe viaggia da solo, anche quando di fatto lo è. C'è sempre un mentore a indicargli la strada. A Giffoni i mentori spesso sono costituiti dai film in concorso. Cosa c'è di meglio del buon cinema a indicarti la strada? O di un grande attore che si racconta nella sua esperienza di vita e di lavoro? Non c'è viaggio senza conflitto, inteso nella sua accezione narratologica. Ci si mette in viaggio dovendo rinunciare a delle cose per trovarne delle altre. Meglio partire con una valigia semivuota. E le valigie dei piccoli giurati sono semivuote di esperienze, ma potenzialmente infinite nella capienza. Affinché le destinazioni siano belle è necessario riempirle di bellezza.
Sembra doveroso alla fine di questo capitolo, fare cenno alle storie di tanti migranti che si mettono in viaggio costretti dalla fame e dalla guerra, per luoghi sconosciuti. Ma vogliamo farlo a modo nostro. Consigliando un film adatto ai ragazzi: “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana. Niente meglio dell'arte rimette ordine nell'inutilità retorica e mette gli uomini solo e soltanto di fronte a loro stessi.
Gli ospiti della 46esima edizione finora annunciati sono tre registi della "nuova generazione" del cinema italiano: Matteo Garrone - a cui va il Premio Truffaut 2016 per il suo "realismo fiabesco" -, Paolo Genovese e Gabriele Mainetti, quest'ultimo al debutto cinematografico con il fortunato e pluripremiato "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Giffoni Experience offrirà l'opportunità agli accreditati professionali e alle produzioni che iscriveranno i loro film al Festival: la Giffoni Library uno spazio dove i film (con sottotitoli in inglese) saranno messi a disposizione dei partecipanti (buyers, distributori, agenti di vendita, festival programmers) per screening privati. In questo modo Giffoni offre ai professional il suo know-how con l'obiettivo di promuovere maggiormente il cinema per ragazzi e giovani. La location della library sarà la splendida Antica Ramiera.
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