Stalker - Hai più di un'ombra



"Hai più di un'ombra" è l'album d'esordio degli Stalker, che si muovono principalmente tra punk e stoner ma che contaminano la loro proposta ora spingendosi verso l'hard rock ora verso il pop, con tanta energia e testi in forma di slogan ma non banali. Si percepisce la serietà e la bravura della band con il tentativo di proporre altro oltre i generi. Riescono nell'intento, dimostrando buone potenzialità, che possono sviluppare ancor più spingendo "e non è un ossimoro" sia sul versante melodico, dove dimostrano una discreta padronanza, non annoiando mai l'ascoltatore, sia su quello più sperimentale, magari perché no, inserendo meno brani ma che abbiano maggiore durata per abbracciare nuovi campi sonori:   

"Stalker": "quando si confonde l'odio con l'amore" stoner dalle chitarre ficcanti e stop and go ripetuti "tu puoi cambiare strada ma non puoi cambiare nome"

"Latente": variegata, smussata ma potente nella strofa con ritornello punk: "senza una parte di me sono insoddisfatto di me"

"Seduzione incontrollata": pop punk "ma da quando sei dentro di me hai cominciato a comandare" con un buon utilizzo dei cori

"Velenosa": "il tempo si consuma e intanto mi consumo" procede a stoppate potente, con basso e batteria in evidenza con le chitarre che trovano il giusto sfogo senza disdegnare risvolti melodici che arricchiscono il brano: "cerco qualcosa di nuovo sei tu?"

"Porno": "Scrivo qualcosa che mi sembra alternativo ma non è affatto autentico" hard rock che diventa punk nel ritornello trascinante con un testo intelligente

 "Io non mi diverto": "io non pretendo spiegazioni ma tu rispondi non lo so" botta punk senza dimenticare la melodia

"Delirium": traccia di matrice stoner, interamente strumentale

"Quasi come se": "so che non lo so se è giusto oppure sbaglio ma vedo solo che confondi le mie idee" potenza e melodia, un buon connubio dall'incedere prepotente

"Cantilena": cantilena punk pop giocosa e irriverente, uno dei brani più immediati dell'album: "eri consapevole in anima talmente vivo"

"Amarcord": "e resto fermo a guardare chi dimenticare" più che un testo a tesi e un pò cervellotico, non convince più di tutto lo sviluppo armonico del ritornello e a noi solitamente le "dissonanze" piacciono: "oggi ritorna il passato che mi rende ancora vittima della memoria"

"Viceversa": hard rock e opportune variazioni con una buona coda finale: "non so è come se le strade ingoiano le anime"

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