Al via Campo di Note, i linguaggi della musica nella Majella


Prende il via la quarta edizione di Campo di Note, il Festival musicale nel cuore della Majella. Campo di Giove è un piccolo comune della bassa provincia dell'Aquila, immerso nel cuore del Parco nazionale. Da qualche anno il paese organizza un Festival molto importante, dal sapore unico: “Campo di note” richiama artisti e musicisti internazionali e punta all’eccellenza, perché l’evento – che ha preso il via il 6 agosto e proseguirà fino al 21 - nasce dalla ferma convinzione che solo dalla cultura possano rinascere i centri così detti minori, perché solo dove ci sono radici germoglia l’arte e nasce il valore. Si tratta di un Festival musicale ad ingresso gratuito, che fa dell'eclettismo la sua filosofia, offrendo al pubblico un cartellone che mescola generi e linguaggi, spaziando dalla musica classica al jazz fino a esplorare i confini dalla world music. La direzione artistica è affidata al maestro Giorgio Sasso, direttore dell’Insieme strumentale di Roma (Isr). Ed è proprio il maestro Sasso che ha inaugurato il Festival, con il concerto dell'Insieme strumentale di Roma. 

Il 10 agosto si riprende con il pianista romano Danilo Rea che presenta un progetto basato su composizioni proprie originariamente concepite con un respiro orchestrale, in una versione più intima e colloquiale. Per l’occasione si avvale del violinista Marcello Sirignano (già arrangiatore di questi brani) che ha il compito di testimoniare la natura squisitamente cantabile  e sognante di questo suo inusuale repertorio, e del bassista Daniele Basirico, depositario della componente ritmica  afroamericana, radice sulla quale il grande pianista ha fondato il suo successo.

Nelle giornate del Festival si alterneranno Gianluca Giganti  e Anna Lisa Bellini, Fabrizio Siciliano e il suo Group (Gianluca Casadei, Gennarino Amato, Paolo Camerini, Roberto Berini), Roberto Gatto, che il 21 agosto chiuderà la manifestazione. Le esibizioni sonore avvengono in una cornice particolare: ora quella della piazza del paese, Piazza Duval (già piazza delle Logge) luogo di incontro e ritrovo di Campo di Giove,  ora la suggestiva chiesetta di Sant’Eustachio, costruita sui resti di un tempio romano dedicato a Giove, come testimoniano alcune scoperte avvenute nel corso degli anni Cinquanta del secolo scorso.
L'edizione 2016 di Campo di Note porta con sé un’importante novità: il Festival si apre all'arte figurativa nel segno del dialogo tra le diverse forme espressive. A Palazzo Nanni viene inaugurata la mostra di Gian Marco Montesano “Ah perché non son io co' miei pastori?”, inspirata alla liriche dannunziane, curata da Antonella Pisilli e con il patrocinio del Comune di Campo di Giove. L’esposizione intende creare un connubio tra  musica e arti visive in un reciproco dialogo volto a sostenere e promuovere la cultura contemporanea nel territorio abruzzese. Il titolo della mostra prende in prestito l'ultimo verso della lirica di D'Annunzio “I pastori”, la prima di una serie di poesie di Alcyone che hanno come titolo "Sogni di terre lontane". Durante l'inaugurazione verranno letti da Umberto Marchesani, del Teatro Florian di Pescara, di cui Montesano co-fondatore, alcuni dei componimenti poetici di Gabriele D'Annunzio. La mostra prosegue fino al 21 agosto ed è visitabile tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 23,30.

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