I Litfiba con "Eutopia" proseguono nel solco della loro seconda vita e vanno giù duro e senza troppi fronzoli. Ne viene fuori un lavoro coeso quasi per forza di cose, da ascoltare a tutto volume e che vuole essere un pugno centrato nello stomaco dei potenti. L'operazione non riesce in toto, perché se "il muro sonoro" è comunque efficace, potente, d'impatto... musicalmente le novità apportate stanno a zero e "il corpus" suona già sentito mentre "il Pelù Pensiero" non sempre azzecca il bersaglio, a volte perdendosi in rime di troppo, altre in concetti astrusi, finendo con lo sparare a salve, come in "L'impossibile": che "non c'è perché tutto è possibile", che ha un mood retrò e un incedere marziale per un arrangiamento "di certo standard" che però non dispiace, peccato appunto per certi passaggi del testo : "lettera ai potenti della terra io vi farei fumare un pò di erba queste mie parole sono come artiglieria per voi sarò come Davide contro Golia" o come in "Gorilla Go": della serie hard rock si, ma con ampio ricorso alla melodia: "il gorilla in campo è protagonista dell'azione tu non ti accorgi che hai la testa nel pallone". L'amalgama perfetta riesce invece in "Intossicato": "lobotomizzato, gli piacerai" che intanto musicalmente è di certo la traccia più interessante del lotto per la sua varietà stilistica e i suoi cambi repentini e anche testualmente non è male. "Dio del tuono" la traccia iniziale: "siamo nati per cavalcare i mostri nella mente" è una vera e propria cavalcata punk, che concettualmente ci ricorda che "Lo spettacolo deve ancora cominciare"; "Maria coraggio" non dispiace: "danza Maria danza nella sua stanza Maria danza sull'arroganza la gente è stronza" è trascinante e popolare; "Santi di periferia": "noi siamo gatti maleducati, santi come l'amore" è un classico hardrock incendiario come"In nome di Dio": " la verità è dove non batte mai il sole, la verità è siamo già nella terza guerra mondiale" che ha un testo a tratti didascalico ma convincente, il contrario di "Oltre": "e passo dopo passo rompi il ghiaccio e giorno dopo giorno sei nel mondo"è un brano rock con varianti ska dal ritornello in poi, non male musicalmente. "Straniero": è una classic rock ballad, coi sussurri di Pelù sin troppo effettati: "chi decide cos'è la bellezza?". La titletrack che chiude l'album "Eutopia": è un' altra rock ballad con ritornello semplice ma efficace: "se eutopia è un sogno io voglio continuare a sognare, se eutopia è uno sbaglio io voglio continuare a sbagliare"
I Litfiba con "Eutopia" proseguono nel solco della loro seconda vita e vanno giù duro e senza troppi fronzoli. Ne viene fuori un lavoro coeso quasi per forza di cose, da ascoltare a tutto volume e che vuole essere un pugno centrato nello stomaco dei potenti. L'operazione non riesce in toto, perché se "il muro sonoro" è comunque efficace, potente, d'impatto... musicalmente le novità apportate stanno a zero e "il corpus" suona già sentito mentre "il Pelù Pensiero" non sempre azzecca il bersaglio, a volte perdendosi in rime di troppo, altre in concetti astrusi, finendo con lo sparare a salve, come in "L'impossibile": che "non c'è perché tutto è possibile", che ha un mood retrò e un incedere marziale per un arrangiamento "di certo standard" che però non dispiace, peccato appunto per certi passaggi del testo : "lettera ai potenti della terra io vi farei fumare un pò di erba queste mie parole sono come artiglieria per voi sarò come Davide contro Golia" o come in "Gorilla Go": della serie hard rock si, ma con ampio ricorso alla melodia: "il gorilla in campo è protagonista dell'azione tu non ti accorgi che hai la testa nel pallone". L'amalgama perfetta riesce invece in "Intossicato": "lobotomizzato, gli piacerai" che intanto musicalmente è di certo la traccia più interessante del lotto per la sua varietà stilistica e i suoi cambi repentini e anche testualmente non è male. "Dio del tuono" la traccia iniziale: "siamo nati per cavalcare i mostri nella mente" è una vera e propria cavalcata punk, che concettualmente ci ricorda che "Lo spettacolo deve ancora cominciare"; "Maria coraggio" non dispiace: "danza Maria danza nella sua stanza Maria danza sull'arroganza la gente è stronza" è trascinante e popolare; "Santi di periferia": "noi siamo gatti maleducati, santi come l'amore" è un classico hardrock incendiario come"In nome di Dio": " la verità è dove non batte mai il sole, la verità è siamo già nella terza guerra mondiale" che ha un testo a tratti didascalico ma convincente, il contrario di "Oltre": "e passo dopo passo rompi il ghiaccio e giorno dopo giorno sei nel mondo"è un brano rock con varianti ska dal ritornello in poi, non male musicalmente. "Straniero": è una classic rock ballad, coi sussurri di Pelù sin troppo effettati: "chi decide cos'è la bellezza?". La titletrack che chiude l'album "Eutopia": è un' altra rock ballad con ritornello semplice ma efficace: "se eutopia è un sogno io voglio continuare a sognare, se eutopia è uno sbaglio io voglio continuare a sbagliare"
Commenti
Posta un commento