Ricordiamo tutti “Arma
Letale”, film del 1987 con Mel Gibson e Danny Glover, cult della
cinematografia d'azione. Bene, "Lethal Weapon" ne è la
rivisitazione della Fox (i primi nove episodi della serie vanno in
onda per tre lunedì su Italia Uno dal 5 dicembre), che ormai non fa
altro che riprendere cose vecchie, destrutturarle e rimetterle in
circolazione mantenendole pressoché identiche. E' successo con "The
Exorcist" con i dati catastrofici di ascolti che abbiamo detto
nell'articolo ad esso dedicato e succede anche adesso con "Lethal
Weapon", con l'unica differenza che in questo caso i dati
auditel risultano soddisfacenti, perché fondamentalmente le serie
poliziesche molto adrenaliniche sono sempre attrattive, ma per quanto
può durare?
Di certo "Lethal Weapon" è una serie che non
mette nulla di nuovo nel panorama televisivo statunitense, con una
storia che tra l'altro conosciamo molto bene e che in questi anni è
stata raccontata in altre occasioni, con titolo diversi, ma spesso
anche in maniera migliore. Martin Riggs (Clayne Crawford), dopo la
morte della moglie che portava in grembo il loro primo figlio, si
trasferisce nel Dipartimento della Polizia di Los Angeles per cercare
di crearsi una nuova vita, con tutte le difficoltà del caso. Martin
è un tipo iracondo, nervoso, istintivo, dai modi bruschi, che spesso
si mette in pericolo senza pensare alle conseguenze, perchè
fondamentalmente non gli interessano. Per questo viene affiancato da
un partner che è fondamentalmente il suo opposto, un uomo diligente,
esperto, padre di famiglia simpatico e amorevole: Roger Murtaugh,
interpretato da Damon Wayans, indimenticabile Michael Kyle della
sitcom "Tutto in Famiglia".
Ovviamente inizialmente l'uomo
non sarà molto d'accordo sulla decisione di avere un partner così
irrazionale e scapestrato, ma a piccoli passi si affezionerà
all'uomo intuendone il profondo malessere. Nel cast da ricordare
anche: Trish (Keesha Sharp), Rianne (Chandler Kinney) e RJ (Dante
Brown), rispettivamente moglie e figli di Roger, Mo Cahill (Jordana
Brewster), terapista assegnata a Martin, il Capitano Avery (Kevin
Rahm), al comando del distretto, ed infine Scorsese (Johnathan
Fernandez), medico forense. Interessante la caratterizzazione dei
personaggi, ottimo il cast, belli gli effetti visivi che creano
quell'adrenalina di cui parlavamo prima che poi non è altro che il
motore pulsante dello show.
La coppia Wayans/Crawford tutto sommato
non fa rimpiangere Glover/Gibson, e non era per nulla facile, ma
torniamo sempre al punto di partenza che per noi è di focale
importanza per la riuscita di uno show: non c'è originalità nelle
cose messe in onda, quel sentore di stantio è nell'aria
costantemente e ci porta a pensare che preferiremmo a questo punto
rivedere i quattro film (che già furono fin troppi, gli ultimi due
risultavano ben lontani dai primi, con scarse idee e forza narrativa
mediocre) della saga originale, piuttosto che andare a ritrovare
scene e situazioni che non avranno mai comunque lo stesso gusto degli
originali.
Personaggi e doppiatori:
Roger Murtaugh (Christian
Iansante)
Martin Riggs (Fabio
Boccanera)
Trish Murtaugh (Alessandra
Korompay)
Maureen "Mo"
Cahill (Eleonora De Angelis)
Capitano Avery (Roberto
Chevalier)
Scorsese (Massimo De
Ambrosis)
Rianna Murtaugh (Emanuela
Ionica)
Roger "RJ"
Murtaugh (Tito Marteddu)
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