Cinema come Gioco come Finzione come Necessità come Vita, come aggrapparsi alla vita… “Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse” di Hugo Gélin col solito straordinario Omar Sy mette in scena un film che parla al cuore nelle sue più diverse sfaccettature, dai toni da commedia apparentemente leggerissima nella prima parte a quelli più melensi di quella centrale, dove gli eccessi didascalici sono opportuna “finzione” per mischiare le carte, per preparare il gran finale dove spunta addirittura il tribunale… e tutto ha davvero dell’inverosimile, ancor più che all'inizio, visto che la storia non è di certo delle più credibili… eppure il tutto dimostra una sua logica funzionale ed emozionale, ma proprio narrativamente, soprattutto, forte, che si abbatte come in un flashback riparatore a tutte le impressioni fatte nel corso della visione. Cosa succede se a un impenitente playboy, una ex fiamma estiva lascia una bimba di tre mesi, gli chiede i soldi per il taxi e lo lascia li basito? Cosa farà il nostro, quale sarà il suo comportamento adesso, in questa situazione? E ancora, cosa succede se quasi dieci anni dopo lei torna a ri-conoscerla? Queste le domande, facili le risposte, tutte nel nome del buon senso ci verrebbe da dire… ma le emozioni vi assicuriamo non mancano, alla fine sembra la solita storia decantata in altra maniera, ma quando i colpi di scena arrivano… beh, niente spoiler, ma merita, fidatevi:
“- E’tua la bambina - Ti ringrazio come se avessi accettato”
“- Non sono un padre, sono un bambino, non si da un bambino a un altro bambino”
“- Papà svegliati sei immortale - Boom - Umorismo francese di merda”
“- A volte ci sono delle cadute che non si fermano mai ma io ho voluto che ogni attimo di questa caduta fosse una festa”
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