Mario Venuti: Motore di vita



Mario Venuti ritorna con “Motore di vita" con estremo gusto del pop, della gioia di vivere la vita, di godersela appieno, di amare senza riserve. Tra ritmiche accattivanti e melodie costruite ad arte. La qualità è assicurata:

“Conservare in luogo fresco”: sesso e cibo vanno di pari passo in questo trascinante brano d’apertura con un ottimo ritornello:“lampi di poesia nella cucina io voglio essere più commestibile”

“Caduto dalle stelle”: il primo singolo estratto, mischia poesia e ritmiche dance anni 90:“l’istinto che ci muove e che ci fa ballare”

“La prima volta”: “non possiamo essere amici anche volendo possiamo solo essere amanti” parte acustico “per descrivere le leggi delle attrazioni” ma ben presto la sezione ritmica interviene con gusto, con la melodia al potere

“Lasciati amare”: “questo amore sembra stare in piena forma fisica” ballad al pianoforte, venata di soul, con gli archi a sorreggere, tra amore e musica: “lasciati amare come solo l’arte sa fare sei l’unica canzone che mi va di cantare”

“Motore di vita”: la titletrack “oggi è il Sabato ideale per cambiare identità con un app dal cellulare” appare decisamente "baustelliana" nel suo dipanarsi

“Spirito del mondo”: “prova a chiedere conto alla vita di quello che ancora ti deve ma non chiederlo a me” è un brano elegante, raffinato, per melodia, testo e arrangiamento

“Tutto questo mare”: il secondo singolo estratto, suggestivo, agrodolce, dai sapori sudamericani: “che meraviglia tutto questo mare e noi qui a piedi sulla strada del domani”

“Se avessi altro amore”: “Ho tremato a pensarti, chi potrà mai farti felice se non io?” strofa dall’incedere sensuale che sfocia nella splendida melodia del ritornello, uno dei migliori brani del disco.

“Non è peccato”: “nessuno si stupisce più se un uomo ama un altro uomo” gradevole funky per un brano scritto per Syria più di dieci anni fa.

“Fuorimondo shop”: “a volte penso che la realtà imiti la pornografia” ritmo zompettante e melodia di sicuro impatto, anche se poco originale

“Alza un pò il volume”: “… prima che arrivi la polizia” basso in primo piano e mood oscuro, non dispiace 

“I peccati della luna”: ballad circolare, ariosa “sono l’incudine e il martello nel sogno lucido il tempo va sono la maschera e il mantello rituale magico della realtà”

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