Omar Pedrini: Come se non ci fosse un domani


Il ritorno di Omar Pedrini con “Come se non ci fosse un domani” consta di 10 brani carichi di energia e genuinità che nel complesso non dispiacciono, tra lo stile di sempre dello Zio Rock, quel tocco naif inconfondibile e un sound tipicamente inglese… peccato per qualche ingenuità di troppo in qualche brano, come melodie non sempre originalissime e rime facili facili che si potevano evitare:

“Come se non ci fosse un domani”: mood retrò per la titletrack e primo singolo estratto, dalla melodia a presa rapida: “partiremo su quelle astronavi fuggiremo dagli esseri umani io e te come se non ci fosse un domani lontano da qui” 

“Fuoco a volontà”: “dovrei vegliare su me stesso come un moderno samurai” rock ballad scarna e di sicuro impatto in pieno stile del nostro

“Dimmi non ti amo”: secondo singolo estratto, dall’incedere cantilenante: “puoi dirlo adesso: io non ti amo dillo piano piano vieni più vicino dimmi il mio destino”

“Il cielo sopra Milano”: “Milano sei uno tra i tanti Milano che va sempre avanti” col pianoforte portante, è una intensa e suggestiva soul ballad, uno dei migliori brani del lotto.

“Un gioco semplice”: “e ora seguimi con la voglia di combattere di distruggere le regole arrivando fino al limite” sospesa, evocativa, ariosa, è la cover di “Simple game of a genius” di Noel Gallegher.

“Angelo ribelle”: “sarà come far l’amore con il mio dolore, questa è la realtà” brano rock che procede a stoppate, una sorta di mantra che si stempera solo nel finale: “dove c’è gente che sta male dove ci serve verità” degno di nota anche per il solo di flauto di Ian Anderson dei Jethro Tull 

“Desperation horse”: “Are you cowboy? Yes I’m cowboy” blues rock selvaggio e incessante col testo di Lawrence Ferlinghetti

“Ancora lei”: buono l’arrangiamento, accattivante la sezione ritmica per questa evocativa ballad, peccato per le troppe rime facili: “dentro me mi accorgo che la mia porta è ancora aperta e non mi basta non ne ho abbastanza e voglio ancora lei nei pensieri miei”

“Freak Antoni”: “a Bologna con l’Italia intera con la sua ferita sempre accesa” omaggio a Bologna e al compianto leader degli Skiantos, simbolo della città, purtroppo melodicamente scontatissima: “poi giocarsi tutto in una sera tra le gambe di una cameriera”

“Sorridimi”: “ogni giorno c’è una guerra da finire” è una ballad di stampo inglese, ben arrangiata, coi fiati in evidenza.







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