Caprezza, "Prisoner 709" il singolo

“Prisoner 709” è il video del nuovo singolo, peraltro tanto atteso, di Caparezza. In un periodo di fine tormentoni, arriva il Capa a mettere ordine. E a ristabilire un po' di sana musica. Il brano anticipa il nuovo disco. "Prisoner 709" sarà fuori il 15 settembre. 

Qui potrete vedere il video: 


Una Produzione Younuts! 
Regia: Antonio Usbergo & Niccolò Celaia (Younuts!) 
Produzione Esecutiva: Andrea Vetralla in collaborazione con Lebonski Srl 
Direttore di Produzione: Tommaso Spagnoli 
Ass. di Produzione: Giuditta Mauri 
Aiuto regia: Andrea Dipa x RKH Studio 
Vfx: Alessandro Fele 
Montaggio: Giacomo Lalli 
Make-Up: Beatrice Borgonovo 
Stylist: Jo Maria Contini 
Scenografia:Pigi Bosna 
Attrezzista:Michele Lisi 
Ass. Scenografo: Jacopo Cesareo e Samuele Pagani 
Backstage Foto-Video: Gabriele D'Agostino

Thanks to: 
- Associazione Maite Progetto ExSA - ex Carcere di Sant'Agata
- Tutto lo staff del comune di Bergamo 
- Pierpaolo Lameri, autore della "cella artistica”, la stanza opera d’arte all’interno del carcere. 
- Fiorista Mazzoleni di Bergamo 
- "L’Usato che Avanza" di Cernusco S/N 



PRISONER 709 -- TESTO --


Nel buio di una galera dalle barre chiuse 
non immaginiamo la catena ma le piume. 
Passano le guardie tra file di facce mute,
ci mordiamo lingue come capesante crude. 
Scordati qui, sullo scaffale di un porta CD, che delusione, 
la casa di reclusione, pressati fino alla nausea, alla repulsione, 
chiamami “Opera” che mi danno la prigione, niente premio Nobel,
segui la mia traccia, feromone, 709. 
Io sono il disco non chi lo canta, sto in una gabbia e mi avvilisco,
il futuro sopprime colui che negli occhi lo guarda, è un basilisco. 
Qua tutto cambia, prima tra i santi dopo sei l’anticristo, 
ho un buco in pancia, qua non si mangia, neanche gli avanzi, visto? 
Prigioniero come fu mio padre nel braccio del 1210, 
33 giri nell’atrio, viaggi psicotici, sfregi. 
Portava un solco dentro che io non avrò mai, 
ho solo un numero sul petto: 709!

Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) 
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) 
dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai. 
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai). 

Sulla targhetta l’agente legge la cifra: “709”
Il contatore o la muerte! É legge della cifra. 
Oggi che la rete è l’unica, io giro con amo e lenza 
ma la gente ascolta la musica, non ascolta la coerenza 
e sono mariuolo avido tra tanti ladri d’oro platino e diamanti, 
io mi immolo perché ho davanti il mio ruolo che mi inchioda, rabbi, 
e non sono più di moda, Calvin, sul mio conto slogan blandi, 
chiudi un occhio quindi gioca a dardi con il mio di volto non di Giovanardi. 
Io copia fisica, in custodia cautelare rigida o digipack. 
Chi mi vuole far visita, digita. Ho meno spazio che in una classifica minicar. 
Sulle mie note qualcuno ci sniffa strisce di chimica. 
Musica pericolosa per finta: strisce di Kriminal. 
Ho un titolo di studio stampato su copertina 
ma non mi prende nessuno qua non è più come prima. 
Cerco me stesso quindi un supporto che ormai nessuno può darmi, 
puoi contarci, 709! 

Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) 
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai) 
dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai. 
Seven (seven o nine), o nine (quiete non hai). 

Dal fine dell’hi-fi alla fine pena mai,
hai la fine penna e il mic quindi fila, impenna, vai! 
E allora sto tra detenuti non da me temuti,
voglia di elevare i contenuti, scale che non si permette Muti, 
Prevedo futuro, Baba Vanga. 
Decedo sicuro, pala, vanga. 
Porto nelle vene tanta rabbia. 
Non so contenere la valanga.

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