“Tu agisci fuori dagli schemi, sei
come un cowboy della legge, moderno. E come attrice, più rispecchio
la realtà, maggiore sarà il pubblico che capisce e si relaziona con
il mio personaggio. Devi trovare la genuinità” - “Come nella tua
serie: 'Sospetti Scottanti'?” - “Esatto!” - “Davvero? Perché
nessuno dei poliziotti che conosco indossa abiti attillati e tacco
12!”
“Take Two” non è un capolavoro.
Con questa premessa a cui già eravamo preparati, abbiamo deciso di
affrontare la visione di questa nuova serie tv estiva della ABC,
consapevoli che ci stavamo per trovare di fronte ad una storia molto
simile a “Castle” – i creatori sono gli stessi: Andrew W.
Marlowe e Terri Edda Miller – ma al femminile. La cosa che
certamente ci ha convinti ad affrontarne la visione è senza alcun
dubbio la presenza, in qualità di protagonista, di una nostra
vecchissima conoscenza seriale: Rachel Bilson, la Summer di “The
OC”, ma soprattutto la Zoe Hart di “Hart of Dixie”. Ma torniamo
a “Take Two”: la serie, presentata come un comedy-drama, è
decisamente più comedy che drama, ma in tal senso si nota fin da
subito come non si prenda molto sul serio ed affronti temi anche
importanti sempre con del sano sarcasmo.
E fin qui tutto bene. In
questa occasione la Bilson interpreta Sam, un'attrice di successo -
protagonista della serie dal ridicolo titolo: “Sospetti Scottanti”
- che sta per uscire dalla riabilitazione, dopo aver combinato, da
ubriaca, un bel po' di casini nel suo ultimo set. Subito dopo
l'uscita dalla clinica in cui ha vissuto per due mesi, la sua manager
le dice che c'è un solo copione per lei a disposizione, perché dopo
quello che è successo non la vuole più nessuno: “è la tua ultima
occasione”, le dice Monica (Alice Lee). E per preparasi alla
prossima performance - dovrà interpretare un investigatrice privata
- decisa a dare il meglio di se, nonostante un copione evidentemente
scarso, Sam decide di prepararsi stando a stretto contatto proprio
con un investigatore privato reale: Eddie (Eddie Cibrian), che è
anche un ex detective della polizia di Los Angeles. Ma la donna ci
prende gusto e dopo il primo caso chiede all'uomo di diventare
partner, ma Eddie non vede la situazione di buon occhio. Ora, a conti
fatti, dopo aver visto solo i primissimi episodi è ovvio e palese a
tutti che tra i due prima o poi scoccherà l'inevitabile scintilla e
già questo di per se non va a favore della serie, in più “Take
Two” è chiaramente un mero passatempo estivo per chi non va in
vacanza o per chi può soltanto in estate recuperare serie televisive
straniere; è una serie “tappa-buchi”, una serie convenzionale,
banale e poco originale, i dialoghi sono spesso forzati, la trama
prevedibile, nonostante il cast sia decisamente al di sopra dei ruoli
a cui devono prestare i rispettivi volti.
Tra l'altro nel cast
dobbiamo ricordare anche la presenza di Roberto Vasquez (Xavier de
Guzman), assistente tecnico di Eddie e Christine Rollins (Aliyah
O'Brien), detective della polizia di Los Angeles, che ha una tresca
con Eddie da anni, in un continuo tira e molla costante. Ci sono
ovviamente anche dei cattivi, uno ad episodio, spesso gente che
nemmeno l'intero staff della polizia della città degli Angeli è
riuscito a catturare, ma che il duo affronta e cattura senza alcun
problema, nel giro di niente. Insomma, conti alla mano, ci troviamo
di fronte al più classico procedurale privo di personalità che non
rimarrà nella memoria di nessuno, ma che potrebbe diventare un
tranquillo e rilassante passatempo per un po' di persone, perché
naviga su terreni già ampiamente mietuti da centinaia di serie tv
similari e perché alla fine gli episodi sono divertenti e volano via
senza noia. Peccato però, perché con un cast così si poteva mirare
ben più in alto.
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