Dracula (BBC One/Netflix)



“Sono tutti privi di sapore”
“Penso intendiate che sono tutti privi di... carattere?”

Ungheria 1897. Jonathan Harker (John Hefferman) è un uomo esile e fragile, gravemente malato, probabilmente nemmeno più “umano”, che fugge da un uomo malvagio, un “conte”, e per fuggire a Lui si ritroverà in una cella di un monastero. Ci spostiamo poi in Transylvania e lì scopriremo la storia di Harker, dall'incontro con il famoso Conte Dracula, dall'arrivo al suo castello a tutte le conseguenze che quell'incontro con il Re dei Vampiri comporterà nella sua vita. Basato sul romanzo omonimo di Brain Stoker e sviluppato per la Tv da Mark Gatiss e Steven Moffat, “Dracula”, questa nuova serie targata Netflix/BBC One, è solo l'ultima di una lunghissima trafila di rivisitazioni su questo famosissimo personaggio che si sono susseguite tra Cinema, Letteratura e Tv. Questa miniserie, divisa in 3 episodi - usciti in 3 giorni consecutivi, tra l'1 e il 3 gennaio - che rappresentano quasi dei veri e propri film da un'ora e mezza ciascuno, è una rivisitazione decisamente più accurata e veritiera di quella ad esempio andata in onda qualche anno fa sulla NBC con protagonista Jonathan Rhys Meyers. Intanto perché finalmente si da un volto al protagonista diverso dal consueto. Solitamente infatti siamo abituati a vedere delle trasposizioni televisive e cinematografiche con un Dracula fisicamente aitante, dal volto ogettivamente molto bello, qui invece si predilige dare più sostanza al fascino e meno alla bellezza fisica, tanto che il protagonista ha il volto di Claes Bang, anche perché dai ritratti dell'epoca, leggenda narra che Dracula fosse tutto tranne che un bell'uomo, ma di certo aveva un fascino notevole. Dal punto di vista visivo la serie risulta interessante, soprattutto sotto l'aspetto dei costumi e della location, macabra al punto giusto la sceneggiatura, con una storia dalla narrazione velocissima, grazie al fatto che nel totale dura poco più di 4 ore ed a volte purtroppo proprio per questo motivo avviene tutto fin troppo in fretta, lasciando vuoti enormi nella stessa narrazione.



 La trama si snoda sulla falsa riga di “Sherlock” - il dietro le quinte è praticamente il medesimo – però qui ci sono momenti di puro godimento dal punto di vista del terrore, scene a tratti davvero raccapriccianti, per questo, come dicevamo prima visivamente la serie è impeccabile, ma manca qualcosa: nei passaggi temporali tra presente e passato, ad esempio, qualcosa a volte si spezza a livello tensivo, anche a causa della velocità suddetta. In compenso il cast è notevole, grazie anche alla presenza di Dolly Wells nei panni di Suor Agatha e Gatiss e Moffat sono abilissimi nel ricercare minuziosamente il classico pelo nell'uovo arricchendo una storia che fondamentalmente ci è stata già propinata in tutte le salse. Forse proprio per questo la serie risulta, un adattamento fedele, accurato, qualitativamente ben strutturato, ma un po' stantio e ripetitivo, che si lascia guardare tranquillamente vista la brevità e la rapidità della trama, ma senza guizzi per la quale. Plauso a Bang, che è uno dei Dracula meglio riusciti della storia.

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