Avenue 5 (HBO)


“Canto solo quando sono ubriaco… chiedimelo di nuovo alle cinque”

Dal 19 gennaio 2020, grazie alla HBO e allo sceneggiatore Armando Iannucci – già dietro le quinte di “Veep” – Hugh Laurie è tornato in Tv nei panni dello stravagante capitano Ryan Clark, che guida la navicella spaziale “Avenue 5”, da qui il titolo della serie. Ambientata in un futuro non meglio identificato, la serie si svolge a bordo di una vera e proprio nave da crociera interplanetaria che all’inizio della serie si troverà in orbita intorno a Saturno. Ad un certo punto però per colpa di un mal funzionamento del sistema, la nave si troverà fuori dalla propria orbita, molto lontana da casa, non consentendo alla stessa di fare ritorno sulla Terra nei tempi previsti: invece delle consuete otto settimane, ci vorranno tre anni per tornare a casa, ma i rifornimenti non basteranno per tutti. Per questo l’equipaggio della Avenue 5 deve lottare per far mantenere la calma e trovare una soluzione, il tutto in chiave rigorosamente comedy. Ma come ci ha da sempre abituati la HBO, anche in questo caso ci troveremo di fronte ad una comedy macchiata da drama e humor nero. 


Nel cast: Josh Gad nei panni di Herman Judd, proprietario miliardario della nave; Zach Woods, che interpreta Matt Spencer, responsabile delle relazioni con i clienti; Lenora Crichlow, nel ruolo di Billie McEvoy, ingegnere della nave; ed infine Ethan Phillips, che interpreta Spike Williams, ex astronauta, adesso alcolizzato, uno dei personaggi migliori dello show. Ovviamente a questi vanno aggiunti tutta una serie di personaggi “secondari” che fanno parte del variegato cast dei clienti della nave da crociera. C’è un po’ di “Veep” nell’aria, ma Ryan Clark, nonostante la bravura di Hugh Laurie, non ha assolutamente lo stesso fascino e la stessa forza di catalizzare l’attenzione che aveva Julia Louis-Dreyfus e la sua splendida Selina Meyer. La serie in sé non ha nulla di innovativo o particolarmente accattivante, sotto l’aspetto tecnico non ha grossi difetti, l’aspetto attoriale è ottimo, ma non c’è nulla che realmente brilla, rimane tutto sulla sufficienza, ricordando qui e là molte altre serie televisive passate, senza guizzi nella narrazione o nella trama che attirano particolarmente l’attenzione. Si sorride grazie ad un cast brillante, ma tutto rimane lì, sfocato, per una serie che sicuramente non verrà ricordata a lungo.

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