Defending Jacob (Apple Tv+)



“Era uno apposto… non voglio sembrare cattivo, ma era un po’ pieno di sé… pensava di essere un gran figo… e per alcune persone lo era… piaceva alle ragazze”

La nuova miniserie della Apple Tv+ “Defending Jacob”, vede protagonista uno che negli ultimi anni abbiamo visto quasi esclusivamente al cinema vestito con una tuta attillata azzurra e rossa ed uno scudo in mano, stiamo parlando di Chris “Capitan America” Evans che qui interpreta Andy Barber, assistente procuratore distrettuale in Massachussetts, che difenderà ad ogni costo il figlio quattordicenne Jacob (Jaeden Martell), accusato di aver ucciso un compagno di classe. Accanto ai due troviamo un’altra splendida attrice protagonista dell’indimenticabile “Downton Abbey”, Michelle Dockery, che qui interpreta Laurie, moglie di Andy e madre di Jacob. Basata sul romanzo omonimo di William Landay, trasportata in Tv da Mark Bomback e diretta da Morten Tyldum, lo show è quindi un thriller in 8 episodi dalla narrazione accattivante e dall’incipit originale che cattura l’attenzione. Ma torniamo alla trama. Un giorno nel parco vicino la scuola media frequentata da Jacob, viene ritrovato il cadavere di Ben Rifkin, quattordicenne compagno di classe del ragazzo, che è stato brutalmente pugnalato. Da qui parte un’indagine che vedrà coinvolto direttamente lo stesso Jacob. Nel cast anche Sakina Jaffrey nel ruolo di Lynn Canavan, procuratore generale, Betty Gabriel nei panni della detective Paula Duffy e Pablo Schreiber che interpreta Neal Logiudice, collega, ma da sempre rivale di Andy, che insisterà nel perseguire il caso. Da qui una famiglia felice verrà completamente distrutta, perché basta un momento, un fatto, una causa scatenante e la vita di un’intera famiglia va completamente in frantumi. Lo stile del racconto è essenziale, ma forte e si rifà ai più classici thriller americani, con i colpi di scena sui finali dei vari episodi, primi piani drammatici, immagini ravvicinate della vittima e segreti da svelare, tutto nella norma insomma con un cast che fa gran parte del lavoro come ormai ci ha abituati la Apple Tv+ e con una narrazione che ha degli evidenti buchi, ma che trasporta facilmente il telespettatore in una trama senza particolari momenti di up. Paradossalmente in questa trama molto drammatica, fatta, come abbiamo già detto, da primi piani e sguardi sofferti, proprio Chris Evans è quello che cozza maggiormente col contesto, perché risulta troppo perfetto per il ruolo affidatogli, sempre impeccabile nella sua capigliatura, barba tagliata alla perfezione, viso sempre giusto e fascino fin troppo elevato per quello che è, cioè un padre che sta per perdere il figlio, un padre che crede a tutti i costi nella sua innocenza e lotta per la sua libertà, invece Evans sembra uscito da Mister USA 2020. Differenza abissale con la Dockery che invece è impeccabile nel suo ruolo di madre spezzata dal contesto.

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