Lowlow, svelata tracklist e featuring di "In Prima Persona"

                                                       LOWLOW 


SVELATA LA TRACKLIST DI

IN PRIMA PERSONA

IL NUOVO ALBUM FUORI IL 30 LUGLIO

CHE SEGNA L’EVOLUZIONE ARTISTICA 

E PERSONALE DEL RAPPER


  

Svelata la tracklist di “IN PRIMA PERSONA” (Epic Records Italy/Sony Music Italy), il nuovo album di LOWLOW in uscita venerdì 30 luglio su tutte le piattaforme digitali e in formato vinile e disponibile in pre-save e pre-order.


Per la realizzazione di “In prima persona”, che segna l’evoluzione artistica e personale di Lowlow, l’artista, pur mantenendo il sodalizio con Big Fish, ha voluto al suo fianco vari artisti e produttori, aprendosi a sonorità nuove. Dopo il feat. con Ghemon in “Fino a che non ti odierò”, tra gli ospiti del nuovo album ci saranno anche J-AX, SVM e Briga mentre i brani, che saranno il risultato di un lavoro maturo, innovativo, che arriverà diretto ai cuori degli ascoltatori, sono firmati dai producer Daddy's Groove, DFO, Cosmophonix, Marvely e Leo


Questa la tracklist di “In Prima Persona”:


LATO A


  1. DISCORSO D’ADDIO (prod. BIG FISH)

  2. MILANO ROMA (prod. COSMOPHONIX)

  3. LA MEGLIO GIOVENTÙ feat. J-AX (prod. BIG FISH)

  4. IN TERZA PERSONA feat. SVM (prod. BIG FISH)


LATO B


  1. COSCIENZA SPORCA feat. BRIGA (prod. DADDY’S GROVE e CARLO CIAO)

  2. FINO A CHE NON TI ODIERÒ feat. GHEMON (prod. DFO)

  3. PIOVE SUL DUOMO (prod. BIG FISH)

  4. URLO D’AIUTO (prod. MARVELY, LEO)


“In prima persona” segna un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza molto importante per la carriera di Lowlow: il collante dell’album è la lente di Giulio, attraverso la quale ha deciso di raccontare il quotidiano e il suo vissuto, per la prima volta senza filtri, ma mostrando davvero se stesso attraverso la scrittura identitaria e di alto livello che rimane sempre sua cifra stilistica. 


“Ho scelto di mettermi in gioco in prima persona - commenta Lowlow - perché con questa identità voglio che i racconti arrivino davvero. Piuttosto che usare come metafora un film, racconto una storia finita, saltando un filtro e mantenendo sempre un’energia che contraddistingue la diversità dalla quotidianità, che ti dà momenti di schizofrenia molto più di quello che vedi di un film. Ho tolto la maschera e sono diventato più vero, più reale”.




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