PilaF canta jingle e single in "Punk Rock Spot Vol. 1"



"Punk Rock Spot Vol. 1", pubblicato da La Saletta Recordings, è il nuovo lavoro di PilaF, molto singolare peraltro, in quanto è il primo di una serie di album sui generis - le tracce durano pochi secondi - dedicati ai jingle, agli spot e alle sigle di film e serie tv anni '80 e '90, rivisitati fedelmente, a livello testuale, ma con una vena di ironia musicale che non guasta.

Già da "5 Cereali" e "Formaggino Tigre" si comprende come PilaF giochi con questo 'sistemino' da lui inventato, rivisitando lo spot Kinder e del noto latticino in chiave punk rock, così come la più famosa "Robiola Osella" con l'allora suadente voce di Ricky Gianco. 

L'autore non fa altro che reinterpretare giocosamente e in maniera sottilmente 'demenziale', nell'accezione più rock del termine, quei testi efficaci per vendere i prodotti di una società che proprio negli anni '80-'90 si scopriva votata al consumismo più sfrenato del boom economico. PilaF, nome d'arte del fonico, musicista e produttore novarese Walter Roncaglia, è un figlio di quegli anni da merendine, inevitabilmente.
Urlata pure "Euro Arredi", un jingle della metà degli anni '80 che pubblicizzava un mobilificio di Paderno Dugnano (MI).

La Cedrata Tassoni invece, diventa per l'occasione "Cedrata Massoni" e PilaF ironizza con la cospirazione dell'ordine mondiale. Ma con gusto.

I pomeriggi domestici dal '95 al 2003 sono stati caratterizzati in tv da "Gira la Ruota", sigla della trasmissione Mediaset "La Ruota della Fortuna" condotta dal compianto Mike Bongiorno. 

In "Grandi Magazzini" il nostro proprio si diverte, sempre in chiave punk rock, con lo stracult dell'86 di Castellano-Pipolo con un grande cast da Pozzetto a Manfredi, da Villaggio a Laura Antonelli.

La più nota "A Natale puoi" spot della Bauli, diventa "A Natale vuoi" raccontando una scarsa propensione alla tombola coi parenti e alla fintà bontà che pervade il periodo natalizio "E' Natale, puoi fumare di più", per intenderci. Nel finale un Giuseppe Conte in piena pandemia "non meno autentico" e che ci fa ancora rabbrividire e un molto probabile La Russa che pensa più al problema di portare il Catania in serie A che ad occuparsi di ben altro.




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