Alberto "Caramella" Foà, la recensione di Basta unire i puntini



Alberto "Caramella" Foà con Basta unire i puntini, rilascia un album d'alta scuola dal sapore letterario e poetico, con una semplicità disarmante. Canzoni dove è facile perdersi e riconoscersi e dove la parole e le storie narrate da Alberto restano nel cuore.

Dimentica le mie canzoni:".. le stupidate come questa e butta via quello che resta" blueseggiante con un tocco country e un testo decisamente centrato: "fai finta che io ti abbia perduta come la sabbia tra le dita" 

Nocciola (il colore degli occhi): "in tutte le storie d'amore c'è un verso non scritto e forse per questo questa è la nostra canzone" bellissima, con un testo che prosegue per contrasti, una ballad d'altri tempi

L'anima: "è il solo posto al mondo che lo può cambiare" evocativa e trasognante con un ottimo arrangiamento

Mi son dato all'ippica (e al ciclismo): con il ciclista Riccardo "Il Magro" Magrini, "il primo segreto dell'uomo felice è vivere secondo passione" aria popolare e sapori d'antan per questa deliziosa marcetta

Il mio cane: "noi due siamo insieme musica e parole" dolcissima dedica al migliore amico dell'uomo

Non c'è bisogno del testo: "dipende soltanto dal sogno quando si tratta d'amore" brano intimo e delicato dove si apprezzano particolarmente le chitarre

Chiamami aquila: "volare non è solamente distender le ali è un'idea che va oltre cercare e volere capire" col ritornello che non ti aspetti per parole e melodia di pura classe

Come le onde del mare: "e noi alle finestre delle sere d'estate sempre aperte aspettando che qualche stella cada giù" romantica nel senso puro e nobile del termine, con un ritornello che si fa cantare al primo ascolto

La strada che attraversa il bosco: "Un cervo attraversa la strada e può fare un disastro e invece a pensarci è la strada che attraversa il bosco" Invito a non fermarsi alle apparenze ed ennesima dimostrazione di un songwriter eccellente

I ricordi (come il cielo): con un sorprendente Bobo Craxi, brano variegato con un ottimo arrangiamento: "i ricordi li perdi e li trovi e funzionano a casa e per caso tu li puoi vedere"

Il tempo è un imbroglio:"la parte più assurda del sogno è che poi sembra vero" con Manu Ley, evocativa ballad circolare, classica nel suo dipanarsi

La parte migliore di me: suggestivo e immaginifico "come il passare del tempo che non è vero che passa"

Volevo dirtelo adesso: A cantare in questo brano è Massimo Germini, che ha composto le musiche e gli arrangiamenti di tutto l'album, con una voce calda e ricca di chiaroscuri: "Parole non dette che di notte c'è il sole che mette emozione a dirmi il tuo nome" con ancora una volta un ritornello per niente scontato

Basta unire i puntini: "vuol dire arrivarci col cuore o chiudere il cuore?! la title track è giocata sui contrasti delle parole che sembrano rincorrersi, delicata e complice

Pry: ghost track dedicata a Primavera, "una cavalla speciale" con Lele Battista alla voce "come la prima volta che sei entrata nel mare e avevi timore ma hai sentito il tuo cuore"







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